L’ultima notte degli Oscar ha fatto molto parlare di sé. Non tanto per i premi, quanto per questioni di schiaffi e di alopecia. Improbabile che non sappiate di cosa stiamo parlando, ma nel caso trovate qui un riassunto. Per sintetizzare al massimo: l’attore Will Smith ha aggredito il conduttore Chris Rock perché non ha apprezzato una battuta di quest’ultimo che giocava sull’effetto che l’alopecia ha sull’aspetto di sua moglie, Giada Pinkett Smith (l’attrice si è dovuta rasare i capelli).

Dello schiaffo si è discusso più che abbastanza. Ne approfittiamo invece per parlare dell’alopecia, che invece ha raccolto meno attenzioni. Lo facciamo appoggiandoci a un articolo del New York Times a cura di Melinda Wenner Moyer, che ha parlato con una serie di esperti per tracciare i contorni della malattia.

Alopecia, spiega l’autrice, è un termine che si riferisce a qualsiasi forma di perdita di capelli. Può avere molte cause: alcune persone, soprattutto gli uomini, perdono i capelli con l’età a causa dei cambiamenti negli ormoni androgeni. Un tipo di perdita di capelli comune nella comunità nera è invece l’alopecia da trazione, che si verifica quando i capelli sono tirati troppo a lungo.

Altre persone perdono i capelli perché il loro sistema immunitario inizia ad attaccare i follicoli piliferi in quella che è nota come alopecia autoimmune. Le forme autoimmuni di alopecia possono essere causate dal lupus eritematoso discoide, che può portare a piaghe e cicatrici sul viso e sul cuoio capelluto. L’alopecia cicatriziale centrifuga centrale è un’altra patologia immunitaria che causa cicatrici sul cuoio capelluto e perdita permanente dei capelli. Insorge quasi esclusivamente tra le donne di colore tra i 30 e i 55 anni, e può colpire fino al 15 per cento delle persone di questo gruppo.

Un’altra forma comune di alopecia autoimmune è l’alopecia areata. È la tipologia di alopecia a cui ci si riferisce più spesso, ed è molto diffusa in tutto il mondo. Non è chiaro che tipo di alopecia abbia Pinkett Smith, ma secondo gli esperti sentiti da Wenner Moyer il suo aspetto suggerisce che si tratti di alopecia areata.

Quando, perché e come si verifica l’alopecia areata

L’alopecia areata può insorgere nell’infanzia, nell’adolescenza o in età adulta. Le persone che ne soffrono tendono a perdere i capelli a ciuffi, causando macchie di calvizie rotonde. Alcune persone con alopecia areata perdono chiazze di capelli solo sul cuoio capelluto, mentre altre li perdono anche altrove sul corpo. La parola “areata” si riferisce alla natura irregolare della perdita di capelli; quando una persona perde tutti i capelli del cuoio capelluto, si chiama alopecia totalis, e quando perde tutti i capelli del corpo, si parla di alopecia universalis.

In oltre la metà dei casi, i capelli caduti ricrescono entro un anno. Spesso però, mesi o anni dopo, le persone sviluppano anche altre chiazze di calvizie.

Non è chiaro quale sia la causa dell’alopecia areata, ma si pensa possa avere una componente genetica. Se un genitore ha l’alopecia areata, per esempio, il figlio ha una probabilità dall’1 al 10 per cento di svilupparla. Può anche essere scatenata da condizioni di stress e da carenze nutrizionali, come la carenza di ferro.

Le persone con alopecia areata hanno più probabilità di sviluppare patologie correlate, come malattie della tiroide, diabete, allergie e asma.

Come viene trattata l’alopecia areata

Alcuni farmaci possono aiutare a gestire l’alopecia areata, ma certi trattamenti sono inefficaci per alcune persone, quindi può essere necessario provare più approcci prima di trovare quello giusto.

La buona notizia è che con l’alopecia areata i capelli hanno sempre la capacità di ricrescere, se si elimina l’infiammazione.

Un trattamento comune è l’iniezione di antinfiammatori come gli steroidi direttamente nelle parti interessate del cuoio capelluto per impedire al corpo di attaccare i follicoli dei capelli. Queste iniezioni possono causare effetti collaterali come lo scolorimento della pelle o la creazione di piccole fossette.

A volte, l’alopecia areata guarisce da sola ma, generalmente, non esiste una cura. Anche per questo, la diagnosi di alopecia può creare angoscia, ma con i trattamenti giusti si possono ottenere miglioramenti consistenti. Spesso si arriva al punto di non notare nemmeno più la presenza della malattia.

(Foto di Sholto Ramsay su Unsplash)

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