È un’esperienza piuttosto comune quella di avere l’idea che si stava aspettando, o trovare il modo di uscire da una situazione di stallo, mentre si sta pensando a tutt’altro. Il caso più tipico è quello del “momento eureka” che talvolta ci arriva mentre stiamo facendo la doccia. Alcune ricerche hanno provato a indagare la questione, scoprendo che in effetti praticare attività che ci portano a vagare con la mente può essere produttivo nel cercare idee nuove e creative. La doccia è uno di quei momenti, ma può essere una passeggiata, lavare i piatti o altro.

In uno studio del 2019, spiega il Washington Post, 98 scrittori e 87 fisici hanno tenuto traccia ogni giorno della loro idea più creativa, nonché ciò che stavano facendo e pensando quando l’hanno avuta.

Mentre la maggior parte delle idee si è verificata durante il lavoro, il 20 per cento delle idee più significative è arrivato mentre facevano qualcos’altro, come una delle attività elencate più su. In particolare, le idee che gli scrittori e i fisici hanno avuto lontano dal lavoro sono state giudicate altrettanto creative e importanti di quelle che hanno avuto al lavoro.

Si è notato però che i pensieri nati sotto la doccia (o in qualunque altra attività simile) avevano un altro vantaggio: avevano più probabilità di essere “momenti Eureka”, di quelli che aiutano a superare un blocco creativo.

L’effetto della doccia sulla creatività, spiega il Post, nasce dalla condizione in cui i pensieri sono ovunque tranne che sul compito da svolgere. Storicamente, la ricerca si è concentrata maggiormente sugli aspetti negativi di questo vagare della mente, che in alcune situazioni può peggiorare prestazioni ed essere associato all’infelicità.

Ma c’è anche l’altro della vicenda, in cui per esempio si scopre che, nell’esperimento a cui facevamo riferimento, le persone che vagavano con la mente su qualcosa che interessava loro erano più felici di quelle impegnate nel loro compito.

C’è quindi un “vagabondaggio mentale” che può essere un’attività giocosa e curiosa, nonché utile, secondo Jonathan Schooler, docente di psicologia e neuroscienze e autore dello studio.

Affinché il gioco riesca, bisogna scegliere attentamente il tipo di attività: se questa è troppo poco coinvolgente, l’esperienza diventa noiosa. Se lo è troppo, rischia di lasciare troppo poca attenzione per la creatività.

Consigli pratici

Di seguito riprendiamo alcuni suggerimenti proposti nell’articolo del Post, che possono aiutare a creare le condizioni per stimolare le idee creative.

Concedetevi delle pause. Fate una passeggiata o una doccia. Questo non solo allevia lo stress, ma può anche aiutare a entrare nella giusta modalità di pensiero.

Cercate un cambiamento. Cambiare ambiente può portare a nuove intuizioni, sottoponendo il cervello a nuovi stimoli. Ma assicuratevi che si tratti di qualcosa di moderatamente coinvolgente.

Perseverate. La vostra creatività, come un muscolo, migliorerà con la pratica.

Pensate a cosa vi dispone al pensiero creativo. Provate a pensare a cosa vi viene in mente durante le diverse attività della vostra giornata, in modo da concentrarvi su quelle che vi mettono in uno stato di maggiore creatività.

(Foto di Jr Korpa su Unsplash)

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