Volete capire che sta succedendo nelle piazze ucraine? Vi interessa seguire la politica francese? Siete interessati alle elezioni slovacche? C’è un sito che da anni si occupa di tutto questo, traducendo in dieci lingue gli articoli pubblicati sulle testate di tutta Europa. Si chiama Presseurop e probabilmente fra tre settimane chiuderà. La Commissione europea, che finanzia il progetto da quattro anni, ha deciso di non rinnovare i fondi per la piattaforma, adducendo motivi finanziari. Il bando era già stato pubblicato e prevedeva, come il precedente, un finanziamento di 3,9 milioni di euro all’anno per quattro anni. Da quel momento sono partiti attacchi da parte di giornali del gruppo Murdoch, «che denunciavano che la Commissione voleva creare una ‘Pravda’ dell’Ue» e dopo poco il bando è stato ritirato. Curiose coincidenze.
Presseurop è (ci piace parlare al presente, sperando che le cose cambino e il sito continui a vivere) uno spazio dove cittadini di diverse nazionalità possono farsi un’idea di ciò che succede nel resto d’Europa. Non si tratta solo di condivisione di articoli peraltro, perché anche i commenti sono condivisi e tradotti tra i vari Paesi, creando quindi un confronto allargato su dati e opinioni riportate. Se è vero che l’intenzione dei Paesi membri è di fare un’Europa dei cittadini, e non solo delle banche e dei finanzieri, la mossa della Commissione non potrà che essere controproducente. La decisione ignora del tutto l’indagine effettuata da un’agenzia indipendente in merito alla valutazione del sito, dove si riporta che «il portale PressEurop risponde alle esigenze del suo pubblico in quanto fonte neutrale di informazioni stimolanti» e «di una gamma di opinioni diverse sulle questioni Ue».
Possiamo confermarlo anche noi di ZeroNegativo, che l’abbiamo messa da subito tra le fonti d’informazione utili ad aprire lo sguardo fuori dall’Italia (o talvolta leggerci dalle parole di giornalisti di altri Paesi). Le motivazioni economiche risultano ancora più dubbie se si considera, come riporta la redazione di Presseurop, che «Il Parlamento europeo ha votato un aumento del budget Ue per il 2014 per assegnare alla Commissione risorse finanziarie supplementari da dedicare ai progetti di comunicazione come Presseurop, ma la Commissione preferisce utilizzarli per altre iniziative». Un brutto episodio che allontana ulteriormente l’Unione dagli europei. Sparisce uno spazio virtuale dove questi ultimi potevano guardarsi, confrontarsi e forse capirsi meglio. Un pensiero non può che andare ovviamente ai tanti giornalisti e traduttori che si ritroveranno senza lavoro dal 22 dicembre. Ci uniamo quindi all’appello della redazione affinché la Commissione torni sulla sua decisione e rifinanzi uno dei progetti più interessanti del panorama giornalistico europeo.