Buongiorno,
sono Aurelio Moroni, un avisino con quasi cento donazioni all’attivo, ma purtroppo non più donatore effettivo per motivi di salute. Ricevo regolarmente ZeroNegativo e devo purtroppo rilevare che, pur essendo una iniziativa pregevole, ritengo sia troppo di parte e con un taglio politico ben definito, che non dovrebbe appartenere ad una associazione meritevole come l’Avis. Mi sono sentito di scrivervi queste considerazioni in quanto ritengo che, anche se la mia è una nota critica, possa essere costruttiva.
Cordiali Saluti
Aurelio Moroni
Caro Aurelio,
le critiche sono sempre ben accette, soprattutto quando si situano entro i confini della buona educazione e del dialogo pacato, come nel caso della sua mail. ZeroNegativo vuole essere uno spazio aperto al confronto, in cui chi scrive prova a suggerire delle considerazioni sull’attuale, sempre con l’intento di far pensare, e non di indurre un pensiero. Per rispondere alla sua missiva citiamo alcuni estratti dai primi post pubblicati, a dimostrare che fin dall’inizio abbiamo dichiarato la nostra linea, che continuiamo a pensare sia quella vincente. L’8 marzo, giorno di nascita del blog, scrivevamo: «Questo spazio è vostro. Noi abbiamo investito su una piattaforma, su dei giornalisti in grado di riempirla di contenuti, di notizie. Seguendo una linea editoriale che già contraddistingue i nostri prodotti editoriali (giornale e newsletter), e che punta a portare alla vostra attenzione notizie e argomenti che non troverete sugli altri giornali, con un punto di vista sempre libero da condizionamenti, siano essi politici o economici». Crediamo di aver tenuto fede all’impegno finora, e di essere rimasti aderenti all’articolo 2 del nostro Statuto, che ci vuole associazione apartitica, aconfessionale e non lucrativa. Se è vero che di volta in volta il nostro punto di vista e le nostre opinioni siano riconducibili (ma mai sovrapponibili!) a una o l’altra fazione politica, milieu culturale, area di pensiero o gruppo di interesse, questo non significa che ci identifichiamo in essi.
Qui troverete spunti, idee, riflessioni, ma gli schieramenti a senso unico non ci riguardano. Nel post del 12 marzo, intitolato “Metteteci voi stessi”, aggiungevamo che «Proprio perché siamo ZeroNegativo non abbiamo simpatie né antipatie, né preconcetti o regole da seguire, se non quelle che ci poniamo. Sarà più facile che saremo noi, una volta che la nostra linea editoriale andrà strutturandosi, a stare simpatici o antipatici a qualcuno. Per definizione, quando si esprime un’opinione si dà uno stimolo, al quale segue una risposta. Ma se andremo contro il pensiero o il sistema di valori di qualcuno, non sarà mai per l’intenzione di dare fastidio. Siamo consapevoli che capiterà, ma sarà un effetto collaterale, non certo il nostro scopo». Il messaggio che vogliamo trasmettere, a lei e a tutti coloro che ci leggono, è che questo spazio è aperto al dialogo, al confronto. Ci sono sempre meno luoghi come questo, ed è nostra ferma intenzione curarlo e farlo crescere, grazie anche alla collaborazione dei nostri lettori. Quindi aspettiamo contributi.
Caro Aurelio, le nostre posizioni sono più vicine di quanto possa sembrare. Le anticipiamo che il payoff della prossima campagna Avis sarà “Vite comunicanti”. E siamo i primi a crederci.