La Spagna ha deciso: Hervé Falciani non ha commesso alcun reato, quindi non sarà estradato, come chiede la Svizzera. Chi sia Falciani l’abbiamo spiegato in diversi articoli nei mesi scorsi. Dal punto di vista della giustizia elvetica, è uno che ha violato la privacy della clientela della banca per cui lavorava (la Hsbc). E anche per la giurisdizione italiana è così, tanto che la lista dei 7mila italiani che custodiscono i propri risparmi nelle banche svizzere, tranquillamente coperti dal segreto e al riparo da qualunque controllo fiscale, è stata distrutta. Falciani adesso è un uomo libero, almeno in alcuni Stati, tra cui la Spagna e gli Stati Uniti, dove «lo attendono a braccia aperte», scrive El Mundo. Secondo Maître Bourdon «si tratta di una decisione che avrà importanti conseguenze e prefigura una futura legge europea comune, che dovrà incoraggiare e proteggere chi viola un segreto servendo l’interesse generale e riducendo la capacità delle banche di farsi complici dell’evasione fiscale e santuari del denaro sporco». Quest’ultima ipotesi non sarebbe una novità da poco, anzi prefigurerebbe un cambiamento paradigmatico nella concezione di ciò che è reato e ciò che non lo è.

L’unica strada per non creare ambiguità sarebbe un’armonizzazione del sistema fiscale europeo, che impedisca una volta per tutte la presenza di paradisi fiscali sul territorio continentale. Falciani è stato un fuggiasco, poi un detenuto, ora potrebbe diventare una risorsa. La sua collaborazione col governo spagnolo potrebbe aiutare a risalire ai nomi (oltre 600) di correntisti spagnoli che approfittavano delle condizioni bancarie elvetiche. E se davvero egli dovesse attraversare l’Oceano, anche gli Stati Uniti potrebbero trarre giovamento dal suo contributo. Non è tanto una caccia all’uomo, quanto una caccia all’euro. Le tasse sui grandi capitali sono risorse fondamentali per gli Stati, e la costante emorragia costituita dai depositi in destinazioni “protette” è un danno all’erario contro cui bisogna combattere.

Falciani può essere considerato «il primo “pentito” su scala planetaria dell’export di capitali». Peccato però che di solito il “pentitismo” sia riferito alla decisione di uscire da organizzazioni criminali e collaborare con la giustizia. Qui non si capisce più chi sia la giustizia e chi il criminale. Svizzera contro Falciani? Stato contro evasore? Prima di capire con chi schierarsi è importante capire quali sono le parti in gioco. A nostro avviso, oltre a collaborare con Falciani (cosa che purtroppo, come dicevamo, in Italia è impedita da una legge), dovremmo augurarci che anche altri suoi ex-colleghi facciano coming out, ossia decidano di utilizzare le proprie conoscenze per difendere un principio. Ma non dev’essere un sacrificio, un gesto che si paga col prezzo più alto, la libertà. Quindi è fondamentale che la legge supporti e favorisca tali comportamenti virtuosi. Come ci chiediamo da tempo: siamo dentro o fuori dall’Europa? Vorremmo dire dentro (e lo siamo, ovviamente), ma a patto che si tratti di un’Europa che difende i diritti di tutti, e non gli interessi di pochi.