Questo articolo è stato scritto prima che arrivasse l’aggiornamento di ieri sera in cui si assicura che anche quest’anno si correrà la gara podistica Legnano Run. Per il comunicato ufficiale vi rimandiamo a questo link. L’articolo lo lasciamo così com’è perché, visto come sono andate le cose, le considerazioni in esso contenute restano valide.

Magari non sarà una di quelle notizie che scuotono le coscienze dei lettori meno legati al territorio dell’Altomilanese, ma è un evento che potrebbe dire qualcosa a tutti, anche se magari per capirlo fino in fondo bisognerà aspettare qualche tempo. Con un comunicato stampa, l’amministrazione comunale legnanese ha annunciato il taglio di 10mila euro di contributo che di fatto cancella la “Legnano night run”, la gara podistica che da alcuni anni si corre per le vie della città. Molti degli articoli che riportano la notizia la chiamano “tradizionale corsa di fine estate”, una formula che la dice lunga su quanto fosse radicata questa manifestazione nel cuore dei legnanesi. E non solo, perché, forse più di altri eventi certamente più costosi, la Legnano run era in grado di far convergere numerose persone da altri territori -«E pensare che avevo già fatto il biglietto aereo per venire a correre a Legnano», si legge in un commento sul sito Legnanonews.com-, per vedere, ma soprattutto partecipare a una gara pacifica, silenziosa, a impatto zero o quasi. Invece si sceglie di rinunciare, è un segno dei tempi.

Maurizio Pinciroli, per molti anni presidente del Cai di Legnano e principale fautore della nascita di questa gara, in un’intervista raccolta dopo l’edizione del 2012, dichiarava che con oltre 1.500 iscritti era stato superato il record dell’anno precedente. Era una piccola creatura che ogni anno cresceva un po’, sempre mantenendo il suo spirito amatoriale e artigianale, ma con un apparato organizzativo (retto soprattutto da volontari) all’altezza. Le motivazioni addotte dall’amministrazione comunale hanno a che vedere con la revisione della spesa: «Un provvedimento meditato e sofferto che trova la sua spiegazione nel contesto di grande incertezza finanziaria che la cosiddetta spending review impone a tutti gli enti locali. I molti dubbi legati all’effettiva quantificazione del costo complessivo della manifestazione -che comprensivo di varie voci dirette e indirette sarebbe stato di circa 10mila euro, salvo imprevisti- hanno convinto l’Amministrazione comunale a non mettere a bilancio tale spesa. Si ricorda che a causa delle mancate indicazioni statali circa le effettive entrate nelle casse comunali per l’anno in corso, Legnano (come tutti gli altri comuni italiani) potrà definire il Bilancio preventivo 2013 soltanto a settembre. Una situazione paradossale che costringe gli enti locali a “navigare a vista” contenendo il più possibile le spese».

Non ci mettiamo a contestare le cifre, ma certo rileviamo che per un comune che sfiora i 60mila abitanti, non avere a disposizione una cifra di questo calibro è se non altro preoccupante. Come tutte le iniziative nate “dal basso”, si respira un grande attaccamento da parte delle persone che hanno partecipato negli anni scorsi, e quindi le contromisure non mancheranno. Su Facebook già si parla dell’intenzione di radunarsi comunque il 13 settembre davanti al Comune di Legnano per una corsa informale tra amici in segno di protesta. Da qui a quel momento potrà ancora succedere di tutto, non dubitiamo che l’affetto generato da questa manifestazione sarà in grado di produrre una risposta costruttiva, ma intanto ci teniamo anche dubbi e preoccupazioni.