Continua la saga dell’ipotetica coppia separata dalla distanza ma unita, a fatica, dalla tecnologia. Anche se qui il tema che fa da sfondo è la contrapposizione lavoro/vacanza, questa rubrica è dedicata a tutti gli studenti fuori sede, Erasmus, lavoratori in trasferta, cervelli in fuga, persone divise da questioni burocratiche e di cittadinanza, e in generale tutti quelli che provano a stare insieme, anche se in luoghi diversi.

Lui: Eccoti tesoro, ciao, ora ti vedo. Tu?
Lei: Sì sì, ti vedo anch’io, stavolta proprio bene! Ciao caro.
Lui: Oggi non dovremmo avere problemi con la linea, ho trovato una connessione stabile. Solo che non ci sono prese per la corrente a portata di computer, dovremo farci bastare la batteria: dice 18 minuti di autonomia.
Lei: Massì ci accontenteremo, al momento è il massimo che possiamo avere. Allora come vanno le cose laggiù?
Lui: Oggi ha rinfrescato un po’, finalmente si respira, è scesa sotto i 30. Ieri siamo stati con i ragazzi a visitare una cava in collina e poi a vedere i resti di un antico villaggio. Eravamo una bella compagnia, più di 20 persone. Ora siamo a 17.
Lei: Ah, e chi se n’è andato?
Lui: Nessuno, siamo ancora tutti qui. Perché?
Lei: Perché hai detto 17.
Lui: I minuti, siamo a 17 minuti di autonomia. Ora 16, in questo misunderstanding ci siamo giocati un minuto.
Lei: Ahah, peccato tesoro. E chissà quanti secondi su mis-un-der-stand-ing, stiamo su parole più brevi.
Lui: Ottima idea. Ma dimmi, c’è ancora speranza che tu mi raggiunga dopo il 23? Che dice il capo?
Lei: Mh, adesso dice che potevo anche dirglielo che mi ero organizzata così con te, che mi avrebbe dato dei giorni prima di ferragosto, tipo dall’8 al 15. Invece così arriviamo troppo “sotto” alla riapertura di settembre. Insomma mi mette pressione per restare con la testa sui progetti che sto seguendo. In effetti ho scadenze a raffica, una il 4, poi il 9 e a quel punto ne saranno arrivate di nuove. Mi spiace tesoro.
Lui: E siamo già a 13.
Lei: Cosa? Non è il 21 oggi?
Lui: La batteria, mancano 13 minuti e negli ultimi 5 mi hai dato solo brutte notizie. Possiamo solo migliorare.
Lei: Tesoro lo sai quanto mi addolora tutta questa situazione. Ma non posso proprio mollare, questo lavoro è troppo importante ora. E il 27 ne compio 30.
Lui: Ma pensi di continuare così ancora per molto, 7 su 7?
Lei: Non so, non credo. Così non posso durare molto, almeno devo scendere a 6 su 7, meglio sarebbe 5 su 7, come tutti, ma mi sembra un sogno irrealizzabile.
Lui: 10.
Lei: Minuti?
Lui: No, era la mia pagella a quest’ultima cosa che hai detto, dei 5 giorni su 7. Anche perché se no tanto vale che ci sentiamo via Skype anche quando sono lì. Ho fatto tanti sforzi per avere tempo da dedicare a te e ora sei tu a non averne per me. Cinque.
Lei: È il voto che mi dai?
Lui: Ma no, tesoro, non ce l’ho con te. 5 minuti prima che il portatile si spenga. Almeno sfruttiamoli per salutarci per bene, per dirci qualcosa di carino.
Lei: Ti penso sempre tesoro, mi manchi davvero tanto.
Lui: Anche tu sei sempre in cima ai miei pensieri, al numero uno. Due.
Lei: Uno o due?
Lui: Uno! Cioè, tu sei al primo posto, ma i minuti sono scesi a 2. La batteria ha i suoi anni, ogni tanto fa di questi scherzi.
Lei: Pure questa ci voleva. Ciao amore mio, a presto.
Lui: A presto tesoro, almeno stavolta riusciamo a salutarci prima che [Clic]