Molti dei consigli che di solito si ricevono per migliorare la propria situazione emotiva ed essere più felici si rivelano spesso inutili, perché poco applicabili nella pratica. Arthur Brooks ne scrive sull’Atlantic, osservando come la ricerca in questo campo si limiti a un’analisi descrittiva, senza però fornire informazioni utili da applicare nella vita di tutti i giorni.
Cita per esempio degli studi secondo cui tra le cose che portano a essere felici ci sono sentirsi importanti, avere un matrimonio felice, oppure essere danese. Tutte cose che, ammetterete, difficilmente si possono tradurre in azioni pratiche.
Nel 2020, spiega Brooks, un team internazionale di studiosi ha cercato di mettere assieme una lista di indicazioni utili e facilmente applicabili. Ne è scaturita una lista di 68 consigli comunemente suggeriti alle persone per aumentare la propria felicità. I ricercatori hanno poi chiesto a 18 esperti accademici che si occupano in varie forme di felicità di valutarli in termini di efficacia e fattibilità. Brooks mette in fila i primi dieci consigli della lista, con alcuni commenti.
- Investire nella famiglia e negli amici. Gli studi parlano chiaro: piuttosto che in acquisti di beni o servizi, dovremmo investire per migliorare le nostre relazioni più strette, condividendo esperienze e riservando del tempo da passare assieme ai nostri cari.
- Entrare in un qualche tipo di club o associazione. È noto da tempo che il “capitale sociale” che si ottiene associandosi volontariamente e regolarmente con altre persone, che lo si faccia o meno attraverso un’iscrizione formale, favorisce un senso di appartenenza e protegge dalla sensazione di solitudine e isolamento.
- Essere attivi mentalmente e fisicamente. Ognuno può decidere quanto “complicare” questo consiglio, ma in realtà basta poco. Per esempio basta impegnarsi a fare una lunga passeggiata e dedicarsi a una lettura di piacere tutti i giorni.
- Praticare una qualche “religione”. Qui la parola “religione” va intesa in senso ampio, come un percorso spirituale o filosofico. «Cerca verità trascendenti al di là della tua stretta quotidianità», sintetizza Brooks.
- Fare esercizio fisico. La passeggiata quotidiana di cui al punto 3 dovrebbe essere integrata da un piano di esercizio mirato, che è noto per migliorare l’umore e la vita sociale.
- Comportarsi bene. Essere gradevoli con gli altri è correlato all’aumento della felicità, e non richiede particolare sforzo.
- Essere generosi. Essere altruisti ricompensa il cervello con un incremento di dopamina, serotonina e ossitocina che aumentano la felicità, spiega Brooks.
- Controllare la salute. Tra i problemi di salute, quelli che creano la maggiore infelicità sono il dolore cronico e l’ansia. «Non trascurare le visite dal medico e dal dentista – suggerisce Brooks –, e cerca assistenza per la salute mentale se le tue emozioni interferiscono con il lavoro, le relazioni o le attività sociali».
- Stare in contatto con la natura. Rispetto alle passeggiate urbane, camminare in un bosco riduce maggiormente lo stress, migliora l’umore e la memoria.
- Socializzare con i colleghi fuori dal lavoro. I dati dimostrano che coltivare le amicizie sul lavoro aumenta l’impegno dei dipendenti, il che ha un impatto positivo sia sulla felicità che sulla produttività.
Brooks aggiunge che questi consigli dovrebbero essere collegati assieme in una “strategia integrata”, che si compone di tre parti: «Per prima cosa, devi impegnarti a capire la felicità. Questo può voler dire molte cose: per esempio imparare cose sulla “scienza della felicità”, studiare filosofia o immergersi in una pratica religiosa. In secondo luogo, devi praticare una buona “igiene della felicità”. È qui che entrano in gioco le idee della lista di cui sopra. Trattale come abitudini sistematiche, non come espedienti occasionali, e pensa consapevolmente se ogni azione che fai è coerente con la tua comprensione della felicità. Infine, condividi le tue conoscenze e i tuoi progressi con gli altri. Oltre a essere una cosa eticamente apprezzabile, parlarne consoliderà la tua strategia e le tue abitudini».
Il messaggio sottostante è che non bisogna lasciare il perseguimento della felicità al caso: «Non importa dove vivi o cosa fai, puoi gestire la tua gioia e condividerla con gli altri».
(Foto di Denise Jones su Unsplash)
Questo articolo è solo un pezzetto
Scrivere ci piace, ma l’attività principale di Avis Legnano è la sensibilizzazione alla donazione di sangue. Per partecipare a questo progetto basta compilare il modulo d’iscrizione.