Come accennavamo nell’articolo di lunedì, il documento sulla spending review, o più semplicemente “revisione della spesa (pubblica)”, ha subito importanti modifiche nella votazione finale in Senato, dove è passato un emendamento che ha messo in salvo il non profit dalla possibilità di essere di fatto “abrogato” dalla vita economia e sociale italiana. Riportiamo dal sito di Vita i dettagli su ciò che è entrato nel testo approvato, che ora attende di essere votato alla Camera.

Il Senato ha approvato la spending review, su cui il Governo ha posto la fiducia, con 217 voti favorevoli, 40 voti contrari e 4 astenuti. La palla passa ora alla Camera. E finalmente ecco il testo del maxi-emendamento (in allegato), in cui c’è la conferma nero su bianco della retromarcia fatta sul non profit.

Affidamento di servizi
Salvi gli enti e le associazioni operanti nel campo dei servizi socio-assistenziali e dei beni ed attività culturali, dell’istruzione e della formazione, le associazioni di promozione sociale, gli enti di volontariato, le ong, le cooperative sociali, le associazioni sportive dilettantistiche. Per loro è ammessa l’acquisizione in via diretta di beni e servizi tramite convenzioni e sono fatte salve le acquisizioni in via diretta di beni e servizi il cui valore complessivo sia pari o inferiore a 200mila euro. Salva la cooperazione sociale, in quanto i commi 7 e 8 non si applicano alle procedure previste dall’articolo 5 della legge 8 novembre novembre 1991, n. 381.

Partecipazione
Salvi anche alcuni organismi di consultazione. La spending review salva l’Osservatorio per il Volontariato, l’Osservatorio per la Promozione sociale, l’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, il Comitato nazionale di parità e la Rete nazionale delle consigliere e dei consiglieri di parità.

Gli altri salvati
La sorpresa è che, leggendo il maxi-emendamento approvato, sono stati salvati in extremis anche la Fondazione Centro sperimentale di cinematografia (soppressi i commi dal 31 al 38, recita il testo) e l’Ente nazionale per il Microcredito (soppressi i commi 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47 e 48). La Fondazione Valore Italia è soppressa ma a partire dal 1 gennaio 2014. Non compare tra i salvati invece il Comitato Minori Stranieri, benché compaia un fondo di 5 milioni di euro per il 2012 istituito «al fine di assicurare la prosecuzione degli interventi a favore dei minori stranieri non accompagnati connessi al superamento dell’emergenza umanitaria e consentire nel 2012 una gestione ordinaria dell’accoglienza». Il Fondo «è istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali», si chiama «Fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati» e la sua «dotazione è costituita da 5 milioni di euro per l’anno 2012».