Poniamo che ci siano a disposizione cinque milioni di euro da spendere. Per chi scrive, e probabilmente per la maggior parte delle persone che stanno leggendo questo articolo, si tratta di una cifra enorme, con cui si potrebbero fare moltissime cose. Aggiungiamo che si tratti di denaro pubblico. Il pensiero a questo punto dovrebbe staccarsi da eventuali spese per necessità egoistiche, per virare decisamente verso investimenti che potrebbero giovare all’intera collettività, o almeno alle fasce più deboli. Tutti d’accordo? Non proprio, a giudicare dall’articolo del decreto Milleproroghe che preleva questa cifra da un fondo destinato, tra le altre cose, alla cura dei malati oncologici, per destinarlo invece alla proroga del pagamento delle multe inflitte dall’Unione europea ai produttori che hanno violato la normativa sulle quote latte (la Prealpina, Vita).
Adesso proviamo a darvi un altro numero, decisamente più grande: 4,4 miliardi di euro. A tale impressionante cifra ammonterebbe la gestione del parco auto della Pubblica amministrazione, secondo una ricerca della Uil.
Ci perdonerete, ma non capiamo. Non capiamo come sia possibile che sempre, immancabilmente, si cerchi di pescare dal sacco più piccolo e prezioso, continuando paradossalmente a ingrassare forzieri che invece meriterebbero una cura dimagrante.
Il discorso è semplice quanto disarmante tanto che se ti ammali è e resta solo un problema tuo, Loro dispongono dei migliori medici specialistici e se non bastasse si possono permettere costosi viaggi per tentare i salvaguardare la Loro vita. Il loro stipendio non subisce tagli, anzi segue l’inflazione in modo da non perdere nemmeno un euro. Tu invece lotti, ogni giorno, contro tutto, contro il tuo corpo che improvvisamente crea cellule impazzite che ti avvelenano e se questo non basta lotti contro lo stato. Del resto è Lui che decide di toglierti la pensione che ti spetta solo per due anni e poi o sei guarito o ti aiuta a cercarti un lavoro. Peccato che magari non hai la forza per alzarti tutti i giorni e recarti al lavoro, magari hai quasi 60 anni e chi ti assume? A Loro non importa, il singolo individuo conta poco, sacrificare uno per il bene di tutti è il loro motto, peccato che quei tutti sono sempre solo loro.