Una delle sfide nella lotta al cambiamento climatico, lo sappiamo, è trovare il modo più efficace per far capire alle persone l’importanza di agire subito. In questi giorni basta atterrare in un qualsiasi aeroporto della Sicilia, per esempio, per accorgersi di come il paesaggio sia arido e spoglio, molto più di quanto non sia di solito in questo periodo dell’anno.
Per avere una misura più concreta, un gruppo di scienziati ha comunicato nei giorni scorsi che nell’ultimo anno di caldo record, la “persona media” ha vissuto 26 giorni in più di temperature anomale rispetto a quante ne avrebbe sperimentate senza il cambiamento climatico indotto dall’uomo.
Gli ultimi 12 mesi sono stati i più caldi mai rilevati sul pianeta e i combustibili fossili sono tra le cause principali. Quasi l’80% della popolazione mondiale ha sperimentato almeno 31 giorni di caldo atipico a partire dallo scorso maggio, come risultato del riscaldamento climatico, secondo l’analisi.
Si tratta di dati medi, mentre da luogo a luogo la differenza può essere maggiore o minore. In alcune zone del Sud America e dell’Africa si arriva addirittura a 120 giorni.
Attualmente il clima mondiale si sta spostando verso La Niña nello schema ciclico noto come “Oscillazione El Niño-Sud”. In genere questo comporta temperature mediamente più fresche, ma il recente caldo potrebbe riverberarsi sul meteo e sugli eventi estremi in alcune località per i mesi a venire.
Gli autori del rapporto, ha spiegato il New York Times, hanno considerato la temperatura di un determinato giorno come anomala in una particolare località se superava il 90% delle temperature giornaliere registrate in quel luogo tra il 1991 e il 2020.
Gli scienziati hanno anche contato il numero di ondate di calore estreme rilevate sul pianeta dallo scorso maggio. Queste sono state definite come episodi di caldo fuori stagione in una vasta area, della durata di tre o più giorni, con perdite di vite umane o interruzioni delle infrastrutture e dell’attività industriale.
In totale, i ricercatori hanno identificato 76 episodi di questo tipo nell’ultimo anno, che hanno interessato 90 paesi, in tutti i continenti tranne l’Antartide. C’è stata l’ondata di caldo torrido in India la scorsa primavera, poi il caldo estremo che ha aggravato gli incendi e messo a dura prova le reti elettriche in Nord America, Europa e Asia orientale la scorsa estate. E quest’anno si è già registrato un caldo anomale dall’Africa al Medio Oriente al Sud-Est asiatico.
(Foto di Roxanne Desgagnés su Unsplash)
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