Con la raccolta fondi del 5 per mille 2015, erogata ad agosto dello scorso anno, si completano i lavori di rinnovo degli impianti di condizionamento della sede di Avis Legnano. Come sempre grazie di cuore alle 944 persone che hanno espresso la propria preferenza per la nostra sezione all’atto della dichiarazione dei redditi, e che hanno garantito all’associazione una donazione di 30.801,03 euro.
Come saprete, da alcuni anni nel modulo per la dichiarazione dei redditi è previsto un riquadro per destinare il 5 per mille dell’Irpef ad associazioni di volontariato, sportive, alla ricerca, a enti culturali ecc. Indicando in quello spazio il codice fiscale di Avis Legnano (92007600155), si autorizza l’erario a destinare una parte dell’imposta a favore della nostra associazione.
Come spiegavamo qualche mese fa, il Consiglio direttivo della nostra sezione ha deciso di accantonare quanto ottenuto dai cinque per mille del 2013 e 2014 per procedere a un intervento strutturale molto importante, ossia la sostituzione degli impianti di condizionamento della sede. Le due tranche di pagamenti relativi a quel periodo (rispettivamente 29.937 e 36.549 euro) sono dunque state impiegate per la realizzazione dei lavori, che sono terminati entro i tempi previsti. Tuttavia, il progetto di rinnovo degli impianti prevedeva ulteriori fatture da saldare ai fornitori, che sono appunto state evase con quanto erogato dallo Stato grazie alle preferenze del 5 per mille 2015.
In totale, in questa terza e ultima fase sono stati versati ai fornitori ulteriori 31.596,53 euro. Resta da saldare una parte di una fattura, pari a 5.348 euro, che provvederemo a versare secondo gli accordi presi col fornitore. Com’è evidente, si è trattato di un progetto molto impegnativo, che abbiamo potuto affrontare grazie al sommarsi delle scelte individuali di donatori, soci e simpatizzanti, ai quali va ancora una volta il nostro sincero ringraziamento.
Ma come sta, complessivamente, lo strumento del 5 per mille? Ne ha scritto qualche settimana fa Mario Consorti, presidente della società Np-Solutions, sul magazine Vita. Nel 2016, cioè l’anno più recente di cui sono disponibili i dati, il numero di preferenze complessive espresse è cresciuto di 131mila unità. L’importo erogato è salito di circa 11 milioni di euro, passando dai 480 milioni del 2015 ai 491 milioni del 2016. Il calcolo della donazione media è cresciuto di circa 50 centesimi, sfiorando i 30 euro. Tra le categorie previste dalla norma sul 5 per mille sono le Onlus quelle più accreditate, con 40.742 enti registrati (nel 2015 erano 39.168), seguite dai Comuni e dalle associazioni sportive.
Nel caso delle Onlus, c’è una grande concentrazione di preferenze a favore delle 20 più grandi (Emergency, Medici senza frontiere, Airc, ecc.), che da sole ne raccolgono il 26 per cento. In termini assoluti, si legge in un altro articolo, «la parte più consistente è appannaggio degli enti del volontariato e di quelli della ricerca scientifica e/o sanitaria. I primi raccolgono 314.689.624 euro (64 per cento del totale) con una media di 7.985 euro a testa, mentre ai secondi vanno 149.125.605 euro (30,3 per cento del totale) con una media, però, più elevata e pari a 298.849 euro». La distribuzione sul territorio premia il Nord e il Centro-Nord, grazie alla maggiore concentrazione di enti beneficiari: «Capofila la Lombardia (36,9 per cento del totale), seguita da Lazio (19,4 per cento), Emilia Romagna (6,5 per cento), Piemonte (6,4 per cento) e Veneto (5,6 per cento)».
(Foto di Steve Bowbrick su flickr)