All’oggetto megafono sono da sempre legate due immagini opposte. Da una parte quella cupa, da dittatura orwelliana, dell’altoparlante che si erge in ogni angolo della città e della campagna, ripetitore di un’unica voce, quella del Potere. Fisso, piantato a terra, marziale nel suo imporre e proibire, fondato sull’ascolto coatto. Perché, quando parla lui, tutto si ferma: meglio mettere giù la penna, la zappa, il volante o quel che sia. Meglio non perdere una sola parola, perché una volta avvenuta la comunicazione, si dà per acquisita, e per la legge l’ignorante ha un solo diritto: pagare. Inutile situare storicamente una visione del genere. C’è stata ovunque, nei regimi comunisti come nei fascisti.
Poi c’è un’altra immagine legata al megafono. Quella dell’altoparlante che cammina, trasportato dalle mani frementi di chi scende in piazza a protestare, chiedere, manifestare le proprie idee. Anche così esso è un elemento neutro, che ha accompagnato e accompagna avvenimenti di ogni colore politico. Ma il punto è che quando il megafono si muove, eccezioni a parte, è perché sta portando nelle strade la voce della gente. Operai, impiegati, disoccupati, insegnanti.
Chiunque può trovare nella propria quotidianità un metaforico megafono, con cui dire la sua, portare avanti la propria idea nella piazza virtuale che è la vita. Noi di Avis Legnano stiamo provando, da qualche giorno, a usare questo. Sì, il blog. Ci sentite sbraitare fuori dalla finestra? Sì, siamo noi, e vi chiediamo di unirvi. Se lo vorrete, quando lo vorrete. Proviamo a porre delle questioni, a portare avanti delle cause. Non è detto che siano le vostre, o che le condividiate. Beh, aspettateci perché ripasseremo, e dal nostro megafono arriveranno altre notizie, altri stimoli. Prima o poi toccheremo il tasto giusto, e troveremo l’argomento che entusiasma anche voi, ne siamo certi. E allora, in quel caso, ciò che vi chiediamo è di unirvi a noi. Se sentite parole in cui vi riconoscete, è il momento di scendere in piazza con noi. Prendete il nostro messaggio e fatelo vostro, diffondetelo, portatelo nella vostra rete di relazioni.
Ognuno di voi è un piccolo (o grande) world wide web, fatto di connessioni, di link col proprio mondo. Il megafono sta qui, lo mettiamo noi. Offre la casa, si diceva un tempo, quando non c’era la crisi. A voi chiediamo la voce, e di essere una cassa di risonanza per Zeronegativo.org. Non è più tempo d’essere spettatori passivi, ahinoi. Non vi chiediamo la rivoluzione, quella non si fa davanti a un computer. Ma di partecipare al flusso dell’attuale, questo sì. E chi c’è, si faccia vivo.
Chiudiamo con la ricorrenza dei 150 anni dell’unità d’Italia. Auguriamo a tutti voi di passare una giornata piacevole in uno dei tanti luoghi incantevoli del nostro Paese.