La pagina del sito dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) dedicata alle bufale sul coronavirus è aggiornata costantemente. Fa riflettere il fatto che l’agenzia internazionale si senta in dovere di sfatare miti tanto fantasiosi e bizzarri, ma tant’è. Di seguito le voci inserite nell’ultimo periodo.
Reti 5G
Le reti 5G non diffondono il covid-19. I virus non viaggiano attraverso le onde radio o quelle della telefonia mobile. Del resto il coronavirus si sta diffondendo anche in paesi in cui la rete 5G non è presente. Come detto più volte, l’unico modo attualmente confermato per infettarsi è entrare in contatto con droplet (goccioline) diffuse da persone che hanno il virus quando queste tossiscono, starnutiscono o parlano. L’altro modo principale di infettarsi è toccare superfici infette e poi portarsi la mano alla bocca, al naso o agli occhi.
Prendere il sole
Esporsi al sole a temperature superiori ai 25 non protegge dal coronavirus. Si può contrarre il nuovo coronavirus a prescindere dal fatto che il tempo sia soleggiato o meno. Tant’è che il virus si è diffuso anche in paesi in cui fa molto caldo.
Guarire dal coronavirus
La maggior parte delle persone che si ammalano di COVID-19 possono guarire ed eliminare il virus dal proprio organismo. Se ci si ammala, è importante curare i sintomi. Se si hanno tosse, febbre o difficoltà a respirare bisogna subito rivolgersi all’assistenza medica, avendo cura di contattare il proprio medico inizialmente al telefono. Molti dei pazienti sono guariti proprio grazie ai trattamenti ricevuti.
Trattenere il fiato
Riuscire a trattenere il fiato per più di 10 secondi senza tossire o avere altri fastidi non significa non avere il COVID-19 o qualunque altra malattia respiratoria. Il modo migliore per sapere se si è affetti o meno da coronavirus è fare il tampone. Non ci sono invece esercizi respiratori in grado di provarlo.
Alcol
Bere alcol non protegge dal coronavirus. Anzi, un suo consumo eccessivo può portare altri problemi di salute.
Caldo e umidità
Il COVID-19 si trasmette in qualunque area, incluse quelle molto calde o molto umide.
Bagni caldi
Farsi un bagno molto caldo non impedisce di ammalarsi. A prescindere dalla temperatura dell’acqua, la temperatura del nostro corpo oscilla tra i 36,5 e i 37 gradi. Anzi, farsi il bagno in acqua bollente può anche essere dannoso, perché si rischiano ustioni.
Zanzare
Finora non ci sono prove del fatto che il nuovo coronavirus sia trasmesso dalle zanzare.
Asciugamani a getto d’aria
Gli asciugamani a getto d’aria calda non “uccidono” il coronavirus. Per curare l’igiene delle mani bisogna lavarle spesso con gel disinfettante o con sapone e acqua, e poi asciugarle accuratamente.
Lampade a raggi uv
Le lampade disinfettanti a raggi ultravioletti non servono contro il coronavirus, anzi bisogna evitare di usarle sulla pelle perché potrebbero causare irritazioni cutanee.
Scanner termici
Gli scanner termici sono utili a individuare le persone che hanno la febbre a causa di un’infezione da coronavirus. Però non permettono di individuare persone infette che ancora non hanno sviluppato tale sintomo (che può presentarsi dopo un intervallo di tempo che va da due a dieci giorni).
Disinfettanti
Spruzzarsi addosso alcol o cloro non ucciderà il coronavirus, se questo è già entrato nell’organismo. Cospargersi di queste sostanze può anzi essere irritante per la membrana delle mucose (occhi, bocca). Alcol e cloro, se usati secondo le raccomandazioni, possono invece essere utili per disinfettare le superfici.
Qui altri miti e leggende sul coronavirus.
(Foto di engin akyurt on Unsplash)