Nell’acceso dibattito che riguarda gli effetti di internet (dai social media ai siti web e servizi più disparati) sulla salute umana, a volte si trascura la popolazione di riferimento. Spesso gli studi citati riguardano infatti una manciata di paesi situati nel cosiddetto “Nord globale”, tra l’America settentrionale e l’Europa. Ma se si allarga lo sguardo a un pubblico più vasto le cose cambiano, e gli effetti diventano per lo più positivi.

È ciò che sembra emergere da uno studio molto esteso, durato 16 anni e condotto su 2,4 milioni di persone, che ha scoperto che l’uso di internet potrebbe aumentare gli indici di benessere.

“Se i social media e l’uso di Internet e dei telefoni cellulari sono davvero una forza così devastante nella nostra società – ha detto a Nature lo psicologo Markus Appel dell’Università di Würzburg in Germania (che non ha partecipato allo studio) – dovremmo vederlo in questo studio, e invece non lo vediamo”. Tali preoccupazioni sono tipicamente legate a comportamenti connessi all’uso dei social media, come il cyberbullismo, la dipendenza da social e i problemi relativi all’immagine del proprio corpo. Ma gli studi migliori hanno finora mostrato effetti negativi minimi, se non nulli, dell’uso di internet sul benessere.

Questo perché si è scelto di allargare lo sguardo oltre i soliti paesi di riferimento, e oltre i giovani, che sono il campione studiato più spesso. Gli autori di questa ricerca hanno analizzato i dati sulla relazione tra l’accesso a Internet e otto misure di benessere elaborate dalla nota società di analisi Gallup. I dati sono stati raccolti annualmente, dal 2006 al 2021, tra mille persone di età pari o superiore a 15 anni in 168 Paesi, attraverso interviste. Tra i fattori analizzati rispetto all’uso di internet e il livello di benessere sono stati considerati, tra gli altri, il livello di reddito, lo stato di occupazione, il livello di istruzione e i problemi di salute.

Le persone che avevano accesso a internet hanno ottenuto un punteggio più alto dell’8% nelle misure di soddisfazione, esperienze positive e soddisfazione per la loro vita sociale, rispetto alle persone che non avevano accesso al web. Le attività online possono infatti aiutare le persone a imparare cose nuove e a fare amicizia, e questo potrebbe contribuire agli effetti benefici.

Tuttavia, le donne di età compresa tra i 15 e i 24 anni che hanno dichiarato di aver usato internet nell’ultima settimana sono risultate, in media, meno soddisfatte del luogo in cui vivono, rispetto alle persone che non hanno usato il web. Sono necessari ulteriori studi per determinare se i legami tra l’uso di internet e il benessere siano causali o solo associazioni.

Lo studio arriva in un momento di forte discussione sulla regolamentazione dell’uso di internet e dei social media, soprattutto tra i giovani, ma si pone al di fuori di questa discussione perché, come affermano gli stessi autori, non è stato concepito per rispondere a queste domande.

(Immagine da katemangostar su Freepik)

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