Si può usare l’arte per combattere il bullismo? Se non altro ci si può provare, almeno fino al 16 novembre. È stato infatti pubblicato il bando di “Scacco al bullo”, un concorso contro bullismo e discriminazione lanciato da Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap) col supporto del Ministero dell’istruzione e dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni.

Il concorso è rivolto a ragazzi e ragazze iscritti a una scuola secondaria di secondo grado per l’anno scolastico in corso. Si può partecipare come singoli autori, come gruppo o come classe. Le opere devono essere «incentrate sulla consapevolezza e sul contrasto al bullismo in tutte le sue forme – si legge sul bando –, a prescindere dagli ambiti in cui si manifesti (scuola, società, social, web) e di chi siano le vittime».

Le opere create dai partecipanti potranno essere di tre tipi, ognuno dei quali determina una categoria del concorso: fotografie (a colori o in bianco e nero, presentate in formato digitale ad alta definizione, fino a un massimo di tre scatti purché riferiti allo stesso soggetto), cortometraggi (durata massima dieci minuti, da caricare su YouTube in alta definizione), racconti brevi (non più di 15mila battute spazi inclusi). Ogni partecipante può inviare una sola opera per categoria, ma può concorrere in più categorie. La commissione sarà composta da un comitato di valutatori diverso per ogni categoria, che sarà composto da esponenti di tutti e tre gli enti promotori dell’iniziativa, oltre a esperti nel campo della comunicazione.

Saranno valutate l’efficacia e la coerenza del messaggio proposto rispetto al fenomeno del bullismo (e cyberbullismo) in tutte le forme in cui questo si manifesta. «Una maggiore considerazione verrà riservata, in sede di valutazione, alle opere che trattino azioni di bullismo verso persone con disabilità», specifica il bando.

Saranno premiati il primo e il secondo classificato di ogni categoria, con premi da 1.000 e da 500 euro rispettivamente. Ulteriori riconoscimenti o menzioni speciali saranno assegnati a discrezione della commissione. I risultati saranno poi pubblicati sul sito dell’iniziativa e proclamati nel corso di un evento la cui data deve ancora essere stabilita. Spazio alla creatività dunque, per affrontare un problema purtroppo sempre attuale. «Le colonne dei giornali troppo spesso riportano angosciose vicende di violenza e di bullismo. Sovente riguardano anche persone con disabilità e, a rendere ancora più inquietanti questi fatti, sono investiti minori. C’è una linea comune che unisce questi episodi: l’aggressione contro chi appare diverso o più debole», ha commentato Vincenzo Falabella, presidente di Fish.

Il concorso è realizzato all’interno del più ampio progetto “SOS Bulli! Coinvolgere i ragazzi è sempre la soluzione migliore”, finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali. «Ci rivolgiamo volutamente ai giovanissimi – ha aggiunto Falabella – sia per incentivare e premiare la loro creatività che per favorire al più presto la consapevolezza attorno ad aspetti di grande rilevanza sociale e convivenza civile».

(Foto di Dmitry Ratushny su Unsplash)