Il presidente di Avis Nazionale, Gianpietro Briola, è stato ascoltato alcuni giorni fa al Senato, dove ha espresso preoccupazione rispetto a una proposta di riforma che metterebbe in discussione il principio della donazione volontaria e gratuita.
Preoccupazioni rispetto alla tenuta dei principi cardine del nostro sistema trasfusionale che si basa sulla donazione etica, volontaria e gratuita. È ciò che ha espresso il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola, nel corso dell’audizione tenutasi in Senato nei giorni scorsi in merito al nuovo quadro normativo proposto dal Ddl Concorrenza.
Come avevamo spiegato nel dicembre scorso, il testo prevede che le aziende produttrici di farmaci plasmaderivati possano avvalersi di “stabilimenti di lavorazione, frazionamento e produzione ubicati in Stati membri dell’Unione europea o in Stati terzi che siano parte di accordi di mutuo riconoscimento con l’Unione europea, nel cui territorio il plasma ivi raccolto provenga esclusivamente da donatori volontari non remunerati”.
Come ha fatto notare il presidente Briola, il Ddl si porrebbe in contrasto con il Codice del Terzo Settore e con i principi della Legge 219/2005 che regola il sistema trasfusionale e riconosce il ruolo centrale della donazione volontaria, periodica, responsabile, anonima e gratuita del sangue umano e dei suoi componenti.
Contrariamente a questi principi, la relazione illustrativa della proposta di legge afferma che “non si considera remunerazione il rimborso delle spese sostenute dal donatore o altre forme di indennizzo “ristorativo” ma non lucrativo (es. check-up gratuito, piccoli omaggi, spuntino, buono pasto, rimborso per spese di viaggio, corresponsione del guadagno giornaliero non incassato, congedi speciali per assenza dal lavoro nel settore pubblico) che non inficia la gratuità della donazione ma è con essa compatibile”.
L’utilizzo dell’espressione “non remunerata”, sebbene intuitivamente possa far pensare alla gratuità, è tuttavia fuorviante per due ragioni:
- la raccolta di sangue e plasma in Paesi come la Germania viene definita anch’essa “non remunerata”, sebbene avvenga dietro compenso, considerato come rimborso e non come remunerazione;
- cancellare la frase attualmente prevista dal quadro normativo “il plasma non è oggetto di cessione a fini di lucro” significa aprire a Paesi dove le aziende possono liberamente non solo raccogliere il plasma (pagandolo), ma anche cederlo (sempre a pagamento).
Ricordati di farlo
Lo sai che puoi destinare il 5 per mille dell’IRPEF all’Avis di Legnano? Basta inserire il nostro codice fiscale al momento della dichiarazione. Useremo i proventi per fare ancora meglio ciò che facciamo da sempre.