Nelle ultime settimane, l’Avis di Legnano sta ricevendo numerosi inviti a partecipare a eventi e iniziative di solidarietà per la ricostruzione delle zone del Reatino colpite dal terremoto il 24 agosto. Rispondiamo su ZeroNegativo spiegando perché, almeno fisicamente, non stiamo dando seguito a queste proposte. Come forse avrete letto, l’Avis Nazionale ha attivato all’indomani (quasi letteralmente) del terremoto una raccolta fondi per aiutare le popolazioni colpite e contribuire alla ricostruzione delle sedi Avis danneggiate dal sisma.
Riportiamo anche qui i dati per partecipare alla raccolta, attraverso un bonifico a favore di Banca Prossima – filiale di Milano, intestato ad Associazione Volontari Italiani del Sangue – AVIS NAZIONALE, IBAN: IT21V0335901600100000065611, BIC: BCITITMX (Causale: nome sede Avis che effettua il versamento o persona + Terremoto Centro Italia).
Come anche nel caso dei passati terremoti, Avis Nazionale ha attivato un proprio progetto di ricostruzione, in piena trasparenza e con obiettivi precisi, cercando di andare a restituire ai Paesi colpiti alcune risorse che magari, nel processo globale di ricostruzione guidato dalle istituzioni, avrebbero tardato a tornare a disposizione dei cittadini. Lo spiega chiaramente la responsabile della comunicazione di Avis Nazionale, Claudia Firenze, intervistata da Vita il 14 settembre: «Come da nostra prassi leghiamo le nostre raccolte fondi a progetti specifici, precisi e chiari in accordo anche con le Avis locali. Come nel caso dell’Abruzzo in cui abbiamo lavorato per gli arredi della Casa dello studente o in Emilia dove invece abbiamo ristrutturato le sedi Avis danneggiate. A questo segue sempre una rendicontazione precisa, step by step».
Prima di procedere alla destinazione dei fondi si fa un’analisi dei danni e delle necessità specifiche dei territori, in collaborazione con chi conosce le realtà specifiche: «Stiamo aspettando di capire cosa serve nello specifico – proseguiva Firenze –. Sicuramente dovremo ricostruire le sedi Avis che sono state colpite. Amatrice è naturalmente il simbolo ma stiamo mettendo insieme un elenco dei danni subiti dalle nostre strutture in tutta la zona». Il nostro presidente nazionale, Vincenzo Saturni, aggiunge che: «Dopo l’esperienza del terremoto in Abruzzo nel 2009, quando la nostra associazione gestì un punto medico avanzato all’interno del campo Globo de L’Aquila, anche in questa occasione siamo pronti a intervenire con le nostre unità di protezione civile per offrire sostegno, vicinanza e supporto alle popolazioni colpite da questa terribile calamità».
Avis Legnano ha deciso di dare un aiuto concreto alla ricostruzione versando un contributo (500 euro) nel conto corrente istituito dall’Avis nazionale. Da qui la scelta di non partecipare alle tante “spaghettate all’amatriciana” ed eventi simili istituiti nei comuni della nostra area. Non che non apprezziamo le iniziative organizzate, tutt’altro. Ma le nostre risorse economiche e di tempo sono limitate, dunque abbiamo preferito dare la nostra presenza alle ricorrenze presso le quali da anni non manca il nostro stand (sul nostro sito trovate l’elenco degli eventi a cui abbiamo partecipato nelle ultime settimane), e che danno sempre un ritorno importante in termini di nuovi aspiranti donatori che si iscrivono.
Non bisogna dimenticare che, indirettamente, la nostra associazione lavora ogni giorno per emergenze di questo tipo. Grazie alla donazione periodica e associata (oltre che anonima, gratuita e volontaria) è possibile affrontare le emergenze. Queste si affrontano infatti con la programmazione e con le scorte; se si arriva agli appelli alla donazione “d’urgenza” vuol dire che qualcosa non ha funzionato. E infatti, all’indomani di quest’ultimo terremoto, il Centro nazionale sangue (Cns) ha attivato il “Piano strategico nazionale per il supporto trasfusionale nelle maxi emergenze”, rendendo disponibile alle regioni Lazio, Marche e Abruzzo una scorta di sangue nazionale. Unità di sangue che poi non è stato necessario trasferire effettivamente sui luoghi colpiti. Ecco perché Saturni, e con lui tutta l’Avis, il Cns, Croce Rossa, Fidas e Fratres, «invitano i donatori su tutto il territorio nazionale a programmare la propria donazione contattando l’associazione e/o il servizio trasfusionale di riferimento, in modo da prevenire sia eccedenze sia carenze di emocomponenti».
Le calamità naturali che hanno colpito l’Italia negli ultimi anni «hanno dimostrato che il fabbisogno di sangue non cala mai ed è importante donare con costanza al fine di garantire sempre e ovunque la disponibilità di questo prezioso elemento salvavita – ha aggiunto Saturni –. Per questo motivo, a tutti gli italiani che ci stanno contattando in queste ore lanciamo l’invito a diventare donatori di sangue periodici. Il dono è un gesto di grande impegno civico e sociale che va compiuto con regolarità». Ne approfittiamo per dire che è possibile iscriversi anche online all’Avis di Legnano, da questa pagina. Se ci leggete da altre zone d’Italia, non perdete tempo a contattare la sede Avis più vicina a voi!
Fonte foto: flickr