Venerdì 2 febbraio inizieranno i lavori di adattamento della sede di Avis Legnano per preparare gli spazi associativi alla plasmaferesi, ossia la raccolta di plasma. A questa saranno dedicate tre nuove poltrone, che si aggiungeranno alle attuali nove dedicate alla donazione di sangue intero.

Come potete immaginare, si tratta di attrezzature piuttosto ingombranti, per cui un adattamento si rende necessario. Cercheremo di fare il possibile per ridurre al minimo i disagi per donatori e donatrici, ma non potremo eliminarli del tutto, e ce ne scusiamo in anticipo.

Per fare spazio alla sala donazioni, ne “ruberemo” un po’ alla sala d’attesa (che resterà comunque molto ampia) e alla sala etichettatura. A essere ampliata sarà anche l’area ristoro, alla quale sarà aggiunto lo spazio attualmente dedicato a uno studio medico.

Durante i lavori, che dureranno alcune settimane, l’area cantiere sarà completamente circondata da una parete temporanea, in modo da isolarla dagli altri spazi. Inoltre sarà chiuso l’ingresso che attualmente usiamo durante le donazioni, mentre rimarrà aperto quello normalmente in uso negli orari d’ufficio.

I disagi dovrebbero fermarsi qui: non prevediamo quindi giorni di chiusura della sede, che rimarrà pienamente operativa durante i lavori.

Un altro lavoro di adattamento riguarderà il piano superiore, in cui sarà incrementata la dimensione del magazzino a temperatura controllata.

Nel frattempo, il personale sanitario ha già cominciato (e in buona parte completato) la formazione prevista per l’uso delle attrezzature di cui dovremo dotarci per effettuare le plasmaferesi.

Come ha scritto in questi giorni il Centro nazionale sangue, la raccolta di plasma in Italia è cresciuta nell’ultimo anno, ma siamo ancora lontani dall’autosufficienza in materia di farmaci plasmaderivati. «I dati preliminari del monitoraggio del conferimento di plasma per frazionamento nel 2023 confermano quelle che erano state le tendenze registrate già nei primi mesi dell’anno passato, con una crescita della raccolta che si attesta sui 4,3 punti percentuali. Secondo il primo monitoraggio quindi, nell’anno appena concluso sono stati raccolti 880 mila chili di plasma, circa 36 mila in più rispetto al 2022». Un risultato che fa ben sperare, ma che a livello nazionale è ancora ben al di sotto della soglia dei 18 chili annui per mille abitanti che ci consentirebbero l’autosufficienza. Vi ringraziamo quindi per la pazienza che avrete durante questa fase di lavori, sappiate che è per una nobile causa.

(Foto di Jason Leung su Unsplash)

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