Il consumo di bevande zuccherate e succhi di frutta sembra avere una correlazione con lo sviluppo di tumori, e in particolare il cancro al seno. È il risultato di uno studio pubblicato di recente, uno dei primi a occuparsi di questo tipo di correlazione. Se infatti ci sono molti studi e revisioni sistematiche sulle connessioni tra bevande zuccherate e altre possibili patologie (salute cardiometabolica, obesità, diabete di tipo 2, ipertensione), finora questa strada era stata poco esplorata.
Metodologia
Per lo studio è stato utilizzato un database francese, il NutriNet-Santé, che comprende 101.257 partecipanti, e i dati coprono un periodo che va dal 2009 a tutto il 2017. Il consumo di bevande zuccherate è stato valutato usando una serie di questionari ripetuti che chiedevano ai partecipanti di riportare quanto ingerito nelle 24 ore precedenti. Negli anni, man mano che venivano raccolti i questionari sull’alimentazione, venivano anche registrati i casi in cui ai volontari veniva diagnosticato un tumore. Si è costruito così un dataset molto ricco e completo, al quale poi sono stati applicati dei modelli statistici per valutare le possibili correlazioni tra gli stili di vita e l’insorgenza di tumori.
I risultati
Il consumo di bevande zuccherate ha mostrato un’associazione significativa col rischio di sviluppare forme di cancro in generale, e in particolare quello al seno. Nessuna associazione invece per quanto riguarda il cancro alla prostata e al colon-retto. Questo vale sia per le bibite con zuccheri aggiunti, sia per i succhi di frutta al 100 per cento. Non c’è invece correlazione per quanto riguarda le bevande con dolcificanti artificiali. Nonostante queste siano spesso viste come alternative salutari alle bibite zuccherate, sappiamo però che sono causa di altri problemi, tra cui alterazioni al microbiota intestinale (che possono indurre a un’intolleranza al glucosio), ipertensione, obesità, diabete di tipo 2. La buona notizia è che si tratta di fattori di rischio su cui ognuno di noi può intervenire, modificando le proprie abitudini alimentari e riducendo il consumo di prodotti con zuccheri aggiunti.
Le possibili cause
Se le prove di correlazione sono piuttosto solide, ancora non è chiaro quale sia il meccanismo che porta dal fattore di rischio allo sviluppo del tumore. Da un lato c’è una correlazione indiretta tra eccesso di zuccheri e obesità, che a sua volta è un forte fattore di rischio per diversi tipi di cancro. Un’altra possibile spiegazione è quella dell’adiposità viscerale. Anche in un organismo non in sovrappeso è stato dimostrato che gli zuccheri contribuiscono alla formazione di questi strati di grasso non visibili esternamente, a loro volta associati alla carcinogenesi. Altre possibili cause possono essere collegate all’insulino resistenza causata dall’alto livello glicemico delle bevande, che è collegato al cancro al seno e a tumori collegati al diabete. Anche alcuni componenti contenuti nei coloranti al caramello, ai pesticidi nella frutta o ai dolcificanti artificiali come l’aspartame possono avere un ruolo nella carcinogenesi. Tutti i riferimenti alle notizie contenute in questo articolo sono contenute nell’articolo che riporta i risultati della ricerca, e nelle relative note bibliografiche.
Attenzione: le informazioni contenute in questo articolo non costituiscono consigli medici. È sempre opportuno consultare il proprio medico di base per qualsiasi chiarimento in merito alla propria salute.