Tra le tante attività che si è deciso di chiudere per contenere l’epidemia di coronavirus, ci sono anche le librerie. C’è chi diffonde appelli affinché vengano riaperte, perché considera la lettura un bene di prima necessità. Effettivamente, la lettura può essere un ottimo modo per trascorrere giornate domestiche che (soprattutto per chi non sta lavorando) rischiano di essere sempre più noiose e interminabili. Non è comunque il momento di alimentare polemiche o prendere posizioni diverse da quelle ufficiali. Al momento le regole sono queste ed è importante rispettarle, se vogliamo che questa crisi finisca il prima possibile. Oltre alle librerie sono chiuse anche le biblioteche: ma non quelle digitali.

Medialibrary

Il servizio Medialibrary, attivo da qualche anno in molte parti d’Italia, permette di accedere a un’enorme (e crescente) quantità di risorse. Per accedere si passa attraverso la propria biblioteca di riferimento, che inoltrerà la richiesta di attivazione dell’account digitale. Tutto gratuito, ovviamente. Normalmente bisogna andare fisicamente in biblioteca e rivolgersi al personale per chiedere l’attivazione, ma ultimamente molte strutture hanno attivato modalità di iscrizione online, tramite mail o moduli d’iscrizione. La lista, che trovate qui, è diventata più lunga proprio da quando sono entrate in vigore le norme che limitano la libertà di movimento delle persone. Per quanto riguarda Legnano, il sistema di riferimento è il CSBNO (Consorzio sistema bibliotecario Nord-Ovest) e il modulo d’iscrizione è disponibile qui. Una volta registrati, si ha accesso a un grande catalogo che comprende non solo ebook, ma anche quotidiani, riviste, audiolibri, banche dati ecc.

Come si scarica un ebook

Per prendere in prestito un ebook è sufficiente cliccare sul titolo e, se disponibile nel catalogo della biblioteca che fornisce l’account, scaricare il file collegato e seguire le istruzioni. Gli ebook sono disponibili in formato EPUB, quindi non è possibile leggerli dal dispositivo di Amazon Kindle. Tutti gli altri lettori li leggono senza problemi. Se usate un tablet o un computer, è possibile usare la app di Medialibrary. Se il libro in questione fa parte delle risorse open sarà possibile tenerlo per un tempo indefinito, altrimenti il limite del prestito è di 14 giorni, dopo i quali il libro non sarà più leggibile (ovviamente è possibile riprenderlo in prestito più volte). Nonostante le copie digitali siano tecnicamente infinite, molti libri sono disponibili con un numero di licenze limitato. Se quindi altre persone stanno leggendo il titolo in questione in quel momento, lo si troverà “occupato” e ci si potrà mettere in coda per il download. Non appena una delle copie sarà libera, si riceverà una mail di avviso. Da quel momento si avranno a disposizione 24 ore, prima che il libro torni disponibile a tutti (o all’utente successivo che l’aveva prenotato). Come si diceva, c’è anche un’ampia selezione di riviste e quotidiani italiani e stranieri, dal Corriere a Repubblica, dal Guardian al Washington Post.

I numeri del prestito digitale

Un recente articolo del Post riporta alcuni dati recenti sulla popolarità di Medialibrary, che testimoniano come gli italiani apprezzino e sfruttino sempre di più questo servizio: «Secondo i dati di MLOL, la rete di 6.500 biblioteche italiane che permettono il prestito digitale, tra il 24 febbraio e il 24 marzo i prestiti di ebook sono aumentati del 104 per cento rispetto allo stesso periodo nel 2019: in tempi normali ci si sarebbe aspettati un aumento di circa il 20 per cento da un anno all’altro. […] Sono aumentati anche i nuovi utenti, cioè le persone che hanno cominciato a usare il servizio di recente: circa 100mila – un numero pari a quello di utenti unici annuali di una grande biblioteca – in più rispetto all’anno scorso. Secondo i dati di MLOL relativi agli anni scorsi, di norma il numero di nuovi utenti cresce dal 15 al 20 per cento l’anno: nell’ultimo mese ci si sarebbe aspettati un aumento di 20mila nuovi utenti; a causa dell’attuale situazione sono stati cinque volte tanto».

(Foto di Aliis Sinisalu su Unsplash)