Avis Legnano presenta il suo primo Bilancio Sociale. Non nascondo una punta di orgoglio davanti a un lavoro che, per quanto obbligatorio per noi solamente dal prossimo anno, racconta tutte le attività che sono state svolte nel corso del 2019, mettendo al centro il concetto di responsabilità.
Parliamo di responsabilità verso i nostri donatori, o meglio, come preferisco chiamarli, i nostri “primi azionisti”; ma anche responsabilità verso il territorio, la nostra comunità di riferimento, i nostri ospedali cui quotidianamente forniamo sacche di sangue che servono a salvare vite umane.
Il Bilancio Sociale per Avis Legnano è una novità importante: fermarsi a riflettere, mettere in fila i numeri che rappresentano non solamente l’essenza, ma il significato della nostra Associazione non è stato semplice. Ma è stata un’attività che ci ha permesso di mettere a fuoco lo stato dell’arte, soprattutto in questo 2020 contrassegnato da un’emergenza sanitaria senza precedenti che ci ha visti sempre in prima linea nella raccolta di sangue e nel rispondere alle esigenze degli ospedali.
Il Bilancio Sociale è un documento che, per definizione, non raccoglie solo ed esclusivamente i dati economici, ma riflette quella responsabilità di cui Avis Legnano si fa interprete da 85 anni, dimostrando di essere una realtà viva e attenta, capace di essere veicolo della generosità di tutti i propri donatori.
Mi piace pensare che i numeri presentati in questo Bilancio Sociale siano numeri che fanno bene. Perché la solidarietà, il dono, la partecipazione possono diventare gesti concreti attraverso i quali una comunità può crescere. Anche grazie all’azione quotidiana e incessante quale quella della sezione “Cristina Rossi” di Avis Legnano.
Buona lettura.
Il Presidente
Pierangelo Colavito
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