Per il quarto anno consecutivo, eccoci all’appuntamento con il Bilancio Sociale di Avis Legnano, documento che abbiamo presentato all’Assemblea ordinaria dei soci di lunedì 27 febbraio 2023. Al termine di un lavoro serrato e impegnativo, abbiamo raccolto in questo documento l’attività dell’associazione svolta in tutto il 2022, non fermandoci a valutazioni quantitative, ma cercando di andare in profondità per far emergere i dati qualitativi che fanno di Avis Legnano una realtà unica nel panorama territoriale. La redazione del Bilancio Sociale ha visto il coinvolgimento di tutta la struttura, in uno sforzo teso a rendicontare nel modo più puntale possibile una presenza che è valore aggiunto per i propri soci, ma soprattutto per il Sistema Sanitario Nazionale nel supportarlo a dare risposte adeguate.
Nel complesso il 2022 è stato un anno ancora profondamente segnato da una situazione di emergenza pandemica che, per quanto sia stata dichiarata terminata nel mese di marzo, ha visto comunque l’associazione proseguire nell’applicazione ferrea dei protocolli di sicurezza sanitaria.
Sotto il profilo quantitativo, permettetemi di evidenziare tre elementi: innanzitutto, il volume delle donazioni. Dopo alcuni anni di flessione, relativi in particolar modo gli anni caratterizzati dalla più acuta emergenza pandemica quali sono stati il 2020 e il 2021, le donazioni sono tornate a crescere (+7%). Questo, a fronte di un numero sostanzialmente confermato di donatori complessivi. È questo il segno tangibile della generosità che l’associazione riesce a raccogliere e convogliare per il benessere comune.
Secondo elemento: la crescita dell’attività nella propria sede. Nel 2022 Avis Legnano ha concentrato nella Casa del Donatore di via Girardi oltre il 97% delle attività di raccolta di sangue. Segno dell’elevata efficacia raggiunta dalla struttura.
Terzo elemento: la progressiva diminuzione dell’attività di raccolta svolta da ASST Ovest Milanese. Un solo dato: dal 2019 a oggi è calata di quasi l’80%, con un crollo verticale delle plasmaferesi (passate da 1.771 a 398) e un preoccupante azzeramento delle citoaferesi. Qualche domanda in merito sorge spontaneamente.
Sono tre dati che devono essere tenuti presenti se vogliamo guardare al futuro non solamente di Avis Legnano, ma di tutto il comparto legato alla raccolta sangue. Un futuro sul quale continua a pesare – e non poco – il mancato rinnovo della convenzione tra la nostra associazione e ASST Ovest Milanese. Il fatto che per il settimo anno consecutivo Avis Legnano abbia operato in assenza di un quadro di riferimento, pone una questione di base non solamente di rapporti, ma anche di sopravvivenza di quella rete volontaria, solidale e affidabile che Avis Legnano ha costruito nei suoi 88 anni di storia.
Buona lettura
Il presidente di Avis Comunale Legnano
sezione “Cristina Rossi”
Pierangelo Colavito