
Se a livello nazionale lo stato sociale, a colpi di maxi-emendamenti, scende in picchiata (trovate tutto nel “Libro nero del welfare”), a livello locale ci sono ancora isole di buona politica. Tra le tante, quella del Comune di Milano, che ha istituito lo scorso 4 novembre un fondo di un milione e 645mila euro per i bambini vittima di maltrattamenti. La cifra è stata messa a disposizione della giunta presieduta dal sindaco Giuliano Pisapia, approvando le linee guida del bando di gara per l’affidamento del servizio “Spazio neutro” del Comune di Milano.
«Il nuovo contratto –si legge su Diritto-oggi– sarà in vigore dal primo gennaio 2012 al 31 dicembre 2014: un arco temporale che permetterà sia di rispettare la continuità di relazione con famiglie e minori in grave difficoltà e con compromissione dei legami parentali, sia di consolidare gli esiti del trattamento. L’Assessorato alle politiche sociali ha ridefinito gli obiettivi del servizio “Spazio neutro”: garantire il diritto di visita e relazione in situazioni di conflitto familiare, di maltrattamento, di sospetto o accertato abuso sessuale; definire accordi tra gli adulti, anche per mantenere la relazione tra genitore e minore non convivente; sostenere e supportare i nuclei familiari con situazioni di fragilità o problematiche, prendendo in carico sia gli adulti sia i minori; garantire la gestione dei contatti con l’utenza e l’ampliamento delle fasce orarie di apertura del servizio, ridefinendo gli orari nel rispetto degli impegni lavorativi dei genitori e di quelli scolastici dei minori. Per individuare i soggetti cui affidare il servizio si procederà mediante gara ad evidenza pubblica e il criterio di aggiudicazione sarà quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa».
Del 28 ottobre invece l’avviso pubblicato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali per la presentazione di progetti sperimentali da parte dei Comuni nei settori dell’inclusione sociale e del contrasto alla povertà, della tutela dell’infanzia, dell’invecchiamento attivo, della non autosufficienza. Le risorse destinate al finanziamento dei progetti ammontano a 450mila euro. L’avviso specifica che i progetti devono riguardare: inclusione sociale e contrasto alla povertà, con particolare riferimento a interventi di inclusione attiva rivolti ai gruppi maggiormente vulnerabili; tutela dei minori nelle famiglie più in difficoltà, con particolare riferimento alle azioni volte a prevenire l’allontanamento dei minori dalla famiglia di origine, o di costruire percorsi alternativi al ricovero; sostegno all’invecchiamento attivo e alla solidarietà tra le generazioni con particolare riferimento all’incentivazione del volontariato, da parte e a favore degli anziani, e della partecipazione attiva alla vita familiare e sociale ai fini dell’invecchiamento sano e dignitoso;non autosufficienza con particolare riferimento alla domiciliarietà a favore degli anziani, al sostegno e all’azione di cura delle famiglie, allo sviluppo di servizi personalizzati. Due piccole buone notizie in un quadro che resta difficile.