
Cade la neve
Sui campi e sui binari
silenziosa e lieve
volteggiando, la neve cade.
Danza la falda bianca,
nell’ampio ciel scherzosa,
poi sugli scambi si posa,
stanca.
In mille immote forme
sempre un agitato sonno dorme.
È inverno, svolgo il mio lavor
sovrano
si ripete per darsi quiete.
Ignara che agli umani da Trenitalia
imprigionati
l’arrivo alla meta è sogno agognato
invano.
Tutto d’intorno sarebbe pace,
se ai problemi indifferenti
degli utenti
non offrisse solo ignobil scusa
mendace
il comando dell’azienda
che
chiuso in un oblio profondo,
sprezzando il mondo
tace.