Le nostre emozioni influenzano il nostro benessere, ma una recente ricerca suggerisce che a influire ancora di più è il modo in cui giudichiamo e reagiamo a tali emozioni.

In uno studio pubblicato il mese scorso sulla rivista Emotion, di cui racconta il New York Times, i ricercatori hanno scoperto che le persone che tendono a giudicare come inappropriati sentimenti negativi come la tristezza, la paura e la rabbia, hanno più sintomi di ansia e depressione e si sentono meno soddisfatte della propria vita rispetto alle persone che generalmente percepiscono le emozioni negative in una luce positiva o neutra.

I risultati si aggiungono a un crescente numero di ricerche che indicano che le persone stanno meglio quando accettano le emozioni spiacevoli come appropriate e salutari, piuttosto che cercare di combatterle o sopprimerle.

Le emozioni non sono dannose, hanno spiegato i ricercatori. È il giudizio su di esse a causare sofferenza. Quando percepiamo le nostre emozioni come negative, infatti, accumuliamo altri sentimenti negativi che si sommano a quelli esistenti, facendoci sentire ancora peggio. È probabile che ciò aumenti sia l’intensità dei nostri sentimenti negativi sia la quantità di tempo in cui ne soffriamo.

Anche evitare o reprimere i sentimenti può essere controproducente. Alcune ricerche hanno messo in relazione la soppressione emotiva con un aumento del rischio di problemi di salute mentale, come la depressione e l’ansia.

Se si ha l’abitudine di giudicare negativamente le proprie emozioni, si può essere più turbati di fronte a una situazione stressante. In uno studio del 2018, un gruppo di ricerca ha chiesto ai partecipanti se tendessero ad accettare le proprie emozioni o a giudicarle negativamente. Poi hanno chiesto ai soggetti di fare un discorso di tre minuti sulle proprie qualifiche per un lavoro, un compito che notoriamente induce stress. I partecipanti che hanno dichiarato di non accettare abitualmente le proprie emozioni hanno riferito di provare più sentimenti negativi durante il discorso. In un esperimento successivo, i ricercatori hanno scoperto che i soggetti che non accettavano le proprie emozioni riferivano un quadro psicologico peggiore e presentavano più sintomi di depressione e ansia a distanza di sei mesi.

I sentimenti spiacevoli fanno parte dell’esperienza umana, hanno spiegato gli studiosi sentiti dal Times. Nessuna emozione è intrinsecamente cattiva o inappropriata. I sentimenti negativi possono persino avere uno scopo. L’ansia può infatti aiutare ad affrontare una potenziale minaccia, mentre la rabbia può aiutare a farsi valere e la tristezza può segnalare agli altri che si ha bisogno del loro sostegno.

Quando provate una sensazione negativa, è il consiglio, cercate di sentirvi neutrali al riguardo. Il nuovo studio ha rilevato che le persone che hanno reagito in modo neutrale erano psicologicamente sane quanto quelle che hanno reagito in modo più positivo.

Può essere utile ricordare che la sensazione non rimarrà per sempre. Anche la pratica e l’esperienza possono facilitare l’accettazione delle emozioni. Il benessere emotivo aumenta con l’età e la ricerca ha scoperto che questo potrebbe in parte derivare dal fatto che le persone, con l’avanzare dell’età, sono generalmente più brave ad accettare le proprie emozioni.

È importante notare che accettare le emozioni è diverso dall’accettare le situazioni che le causano. Semmai, l’accettazione emotiva potrebbe facilitare il cambiamento: se non concentriamo il nostro tempo e le nostre energie sulla critica ai nostri sentimenti, ci restano più tempo ed energie per migliorare le nostre vite e il mondo che ci circonda.

(Foto di Nik su Unsplash)

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