Un concorso per raccontare la cooperazione in un video. Questa la proposta della fondazione fiorentina Cambiala, che dal 2010 conduce progetti di solidarietà nel Sud del mondo, percorsi formativi per gli studenti delle scuole toscane, iniziative di conoscenza e scambio multiculturale. Attività che muovono -si legge sul sito internet– «dal desiderio comune di far sì che la solidarietà non sia solo un gesto di altruismo e speranza, ma soprattutto un terreno di esperienza e crescita collettiva». Ed è sull’onda di questa motivazione che Cambiala propone il concorso “25 volte al secondo. La cooperazione tra realtà e cinema”. Per partecipare occorre avere un’età compresa tra i 18 e i 40 anni (sono ammesse le opere collettive) e sono accettate persone di qualsiasi nazionalità. Le opere in concorso possono essere di vario genere: fiction, documentari, reportage giornalistici e opere d’animazione, purché della durata massima di 15’ (titoli esclusi). La scadenza per l’invio dei video è il 16 settembre 2013 e l’iscrizione è gratuita.

Per tutte le questioni più tecniche rimandiamo al regolamento del concorso (che si può scaricare qui). La creatività dei partecipanti potrà declinarsi su uno dei diversi temi proposti, che sono tre:
1. Il Paese che assomiglia ad una scarpa. È la sezione dedicata a chi racconta il Paese e il territorio da vicino, nel suo vivere quotidiano e nel suo procedere verso il futuro. Sarà lo spazio delle storie incentrate sul rapporto tra comunità e contesti di vita con un accento positivo e il più possibile pragmatico.
2. Utopie concrete. A questa sezione sono indirizzate le opere che si fanno carico sia di raccontare idee “utopistiche” (intendendo quelle esperienze innovative e riformatrici così avanzate da essere considerate non realizzabili e che pure si sono poste come modelli per il progredire della società) sia di prefigurare, proprio grazie alla potenza della creazione audiovisiva, nuovi scenari umani.
3. Radici e frutti. La scelta di questi termini sta proprio ad indicare che la sezione è lo spazio per il racconto del passato inteso non solo e non tanto come ricordo, ma come legame, continuità con il presente. Senza memoria, senza radici, senza conoscere il passato, non si va da nessuna parte e soprattutto non si sta in piedi. Guardare al passato della cooperazione può essere importante per comprenderne il ruolo fondamentale svolto dall’agire collettivo in certi periodi della storia dell’Italia.

I premi assegnati saranno tre, uno per ogni sezione, e per ognuno di essi c’è in palio una somma di 2mila euro. La vittoria può trasformarsi in ulteriore opportunità, perché ai tre vincitori sarà chiesto di presentare un ulteriore progetto video, sulla base di un tema stabilito dalla fondazione. Una delle idee presentate sarà poi scelta per essere finanziata e prodotta e dare quindi continuità alle possibilità espressive dell’autore. Il mondo della solidarietà, per farsi conoscere, ha bisogno di essere raccontato. Possibilmente con occhi nuovi e in maniera creativa, quindi ben vengano iniziative come questa, che speriamo produca lavori interessanti e serva a fare emergere nuovi talenti.