È un tema su cui torniamo periodicamente, ma non bisogna mai dare per scontato che il proprio rapporto con la tecnologia, e in particolare col proprio telefono, non abbia conseguenze sul nostro benessere.

Non per questo la tecnologia non va demonizzata a prescindere, visto che ci semplifica e arricchisce in tanti modi. Si tratta più che altro di avere un rapporto critico con essa, stando attenti a parametri come la quantità, il tipo, la tempistica e lo scopo dell’uso.

Un ricercatore che studia il rapporto tra l’uso della tecnologia e la qualità della vita ne ha scritto su The Conversation, offrendo alcuni consigli per aiutare le persone a orientarsi in un mondo saturo di telefoni.

1. Monitorate il vostro utilizzo su base settimanale

Se le ore giornaliere aumentano, riflettete sul perché di questo fenomeno e se l’aumento dell’uso aiuta o danneggia le vostre attività quotidiane. Un aspetto dell’alfabetizzazione digitale è la comprensione dei propri modelli di utilizzo.

2. Considerate come usare questi dispositivi per semplificarvi la vita

L’uso di uno smartphone può aiutare ad accedere a informazioni, a programmare appuntamenti, a ottenere indicazioni stradali, a comunicare attraverso una serie di meccanismi e potenzialmente a essere in costante contatto con i propri legami sociali.

Questa disponibilità e accesso può essere vantaggiosa e aiutare le persone a destreggiarsi tra lavoro e responsabilità familiari. Tuttavia, può anche essere correlata all’intensificazione del lavoro, al sovraccarico di informazioni, alla diminuzione del benessere e all’offuscamento dei confini tra lavoro e non lavoro.

Valutare i pro e i contro dell’uso può aiutare a capire quando l’uso del telefono è vantaggioso o dannoso.

3. Silenziare le notifiche e gli avvisi non essenziali

Avete davvero bisogno di sapere che un vecchio amico del liceo vi ha mandato un messaggio su Facebook in quel preciso momento?

4. Scegliete momenti particolari della giornata per i social media

Scegliete con cura i momenti in cui vi permettete di usare il telefono per i social media e per altre attività. Conoscere questi orari ogni giorno può aiutarvi a concentrarvi e a usare il telefono in modo più utile e produttivo.

5. Evitare l’uso del telefono al momento di andare a letto

Non guardate il telefono come ultima cosa prima di andare a dormire o come prima cosa al risveglio. Vi è mai capitato di controllare la posta elettronica un’ultima volta prima di andare a dormire, per poi trovare un messaggio che innesca una serie di pensieri e finisce per ostacolare il vostro riposo?

6. Scegliete quando non usare il telefono

Stabilite orari e situazioni in cui non usare il telefono. Alcune ricerche dell’autore dell’articolo hanno dimostrato che l’uso del telefono in presenza di altre persone che non lo usano, in particolare gli anziani, può essere percepito come scortese, scoraggiare la comunicazione e indurre disagio.

7. Trovate un equilibrio nell’uso del telefono

Non confrontatevi con gli altri in termini di quantità di utilizzo, ma siate consapevoli di quando l’uso del telefono è vantaggioso e quando invece vi fa sentire stressati o distratti.

8. Moderate l’uso del telefono come distrazione

Usare il telefono come distrazione va bene, ma con moderazione. Se vi accorgete di ricorrere costantemente al telefono quando siete annoiati o state lavorando a qualcosa di difficile, cercate di trovare un modo per mantenere la concentrazione e superare le difficoltà.

9. Stabilite dei confini

Fate sapere ai vostri contatti più stretti che non controllerete il telefono in continuazione. Sebbene spesso le persone si aspettino risposte immediate quando inviano messaggi agli altri, la realtà è che la maggior parte dei messaggi non ne ha bisogno.

10. Siate consumatori accorti di informazioni online

Questo aspetto non è esclusivo dei telefoni, ma è rilevante se si considera la percentuale di persone che dichiarano di utilizzare il cellulare e altri dispositivi digitali per accedere alle notizie e ai social media. Essere critici nei confronti delle informazioni trovate online è una necessità.

(Foto di Gilles Lambert su Unsplash)

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