Tenere il colesterolo sotto controllo fin dalla giovane età potrebbe abbassare sensibilmente i rischi di avere problemi cardiovascolari da anziani. È ciò che suggerisce uno studio pubblicato recentemente su Lancet, e ripreso da Sarah Boseley sul Guardian, che ha coinvolto 400mila persone di 19 diversi Paesi. Sembra quindi che cambiare le proprie abitudini di vita, o prendere dei farmaci specifici, al fine di mantenere bassi i livelli di colesterolo per tutta la vita (non solo, come spesso capita, dopo i 45 anni), possa portare benefici concreti in termini di sviluppo di malattie cardiovascolari. Secondo quanto riportato nello studio, mantenere sotto controllo il colesterolo sotto i 45 anni può prevenire il rischio di infarto o ictus in un caso su quattro per gli uomini, uno su otto per le donne. Avere il colesterolo alto sotto i 45 anni rende più probabile avere un infarto o un ictus a 75 anni di quanto non lo sia averlo alto a 60 anni. Attualmente in generale i medici prescrivono le statine a persone di mezza età, ma secondo questo studio potrebbe essere utile cominciare prima.

Non solo farmaci

Certo ci sono due osservazioni da fare. La prima è che non c’è necessariamente bisogno di farmaci per abbassare il colesterolo. Partire da un miglioramento dello stile di vita è sempre la cosa migliore (salvo casi specifici e su parere medico). Aumentare la quantità e la frequenza dell’attività fisica e modificare la propria alimentazione riducendo gli alimenti collegati all’aumento del colesterolo può in alcuni casi (soprattutto per i più giovani) essere sufficiente a tenere sotto controllo il problema. In secondo luogo, bisogna però osservare che non si hanno dati in merito alle conseguenze che l’uso abituale di statine può avere per l’organismo. Attualmente queste vengono assunte a partire dai 50-60 anni, ma cominciare a 25-30 e prenderne per tutta la vita potrebbe avere effetti di cui attualmente non siamo a conoscenza. C’è però il problema della predisposizione genetica, che in alcuni casi rende molto difficile abbassare il colesterolo senza ricorrere ai farmaci. Uno dei ricercatori, per esempio, il 34enne Fabian Brunner, ha scoperto durante lo studio di avere dei livelli piuttosto alti, nonostante sia magro e in forma. Nel suo caso, i risultati dello studio richiederebbero la prescrizione di statine, ma in questo modo sarebbe costretto ad assumerne regolarmente per quarant’anni, se non di più. Test di lungo periodo su questi farmaci sono necessari per determinare la loro eventuale dannosità. È importante dunque sapere da giovani qual è la propria situazione, in modo da prendere delle contromisure. Stefan Blankenberg, che ha partecipato allo studio, ha detto che «bisognerebbe modificare le linee guida per i medici in modo da rendere un obbligo la determinazione dei livelli di colesterolo per tutti fin dai 25-30 anni».

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