La copertura vaccinale è aumentata in Italia e in Francia a seguito delle recenti leggi che hanno introdotto l’obbligo di vaccinazione per alcune patologie. Lo si legge su un editoriale di Nature, che fa riferimento a due articoli pubblicati nel numero di giugno di Eurosurveillance, una testata dello European Centre for Disease Prevention and Control. I provvedimenti erano stati presi da entrambi i Paesi per intervenire su un preoccupante calo di alcune coperture vaccinali (non obbligatorie) e a seguito di picchi improvvisi di malattie come il morbillo, di cui negli ultimi decenni non si ammalava quasi più nessuno.
Come sta andando in Francia
La Francia – uno dei paesi in cui c’è meno fiducia nell’efficacia dei vaccini – ha reso obbligatori otto nuovi vaccini per i bambini nati dal 2018, tra cui epatite B, polmonite e meningococco C. L’analisi dell’impatto di questa legge mostra che il numero di bambini vaccinati nei primi mesi del 2018 è maggiore rispetto allo stesso periodo del 2017. Il numero di bambini che hanno ricevuto la prima dose del vaccino per il meningococco C è salita da poco meno del 40 per cento a oltre il 70 per cento da un anno all’altro. Parallelamente, si è osservato che i casi di meningite C sono scesi da una media di 17 all’anno tra il 2012 e il 2016 a 4 nel 2018.
Cosa succede in Italia
L’Italia ha reso obbligatori sei vaccini nel luglio 2017, e la ricerca citata ha trovato che la copertura di queste immunizzazioni è cresciuta: per esempio, nel 2016 solo l’87 per cento dei bambini di due anni sono stati vaccinati contro il morbillo, mentre a metà del 2018 (i dati si fermano lì) il numero era salito al 94 per cento (tra i bambini di 30 mesi). Come mostra questa tabella, non solo il morbillo aveva conosciuto un netto calo delle vaccinazioni. Anche la vaccinazione contro la parotite era scesa dal 90,3 per cento del 2013 all’85,2 del 2015 (dove non indicato parliamo della copertura vaccinale dei bambini di due anni), mentre nel 2018 è salita al 94,2 per cento. Valori simili si registrano per rosolia e varicella. La copertura anti-meningococco C era scesa al 73,9 per cento nel 2014, mentre nel 2018 è salita all’87,8 per cento.
Aumenta la copertura dei vaccini non obbligatori
Un dato interessante che si è osservato in entrambi i paesi riguarda i vaccini non obbligatori, che hanno visto un aumento delle coperture. Secondo gli autori, potrebbe essere a causa delle campagne informative sull’importanza e la sicurezza dei vaccini che hanno accompagnato l’approvazione delle leggi sull’obbligatorietà. Secondo un sondaggio del 2018, in Italia il numero di genitori esitanti rispetto all’opportunità di fare vaccinare i figli è scesa dal 15,5 per cento all’11,5 per cento tra il 2016 e il 2018. I cosiddetti “no-vax” sono lo 0,5 per cento, molti meno di ciò che si potrebbe pensare guardano i media italiani.
(Foto di Hyttalo Souza su Unsplash)