«Se volete farmi un regalo, fate qualcosa affinché la ricerca sulla Sla possa continuare». Questo il pensiero di don Gianni Proserpio, prima che la Sclerosi laterale amiotrofica se lo portasse via. Le sue parole sono state ascoltate: venerdì 11 maggio si svolgerà a Rescalda (Milano) il secondo memorial dedicato alla figura di don Gianni “Sorpassiamo la Sla”, i cui ricavi saranno destinati al centro clinico Nemo, che si occupa di pazienti affetti da malattie neuromuscolari. La formula dell’evento (che non è fissa, l’anno scorso fu organizzato un torneo di calcio) sarà quella di una corsa (o passeggiata) non competitiva per le vie di Rescalda, una delle cinque parrocchie in cui don Gianni ha predicato.
Il ritrovo è fissato per le 19 all’oratorio di Rescalda (via Rusconi, 1), dove ci si potrà iscrivere e ritirare il pettorale (in alternativa ci si può iscrivere al negozio Decathlon di Rescaldina). La quota di partecipazione è di 5 euro, e sarà interamente devoluta al centro clinico Nemo. La partenza è prevista per le 20,30 dalla piazza della chiesa di Rescalda. All’arrivo sarà offerto un rinfresco a tutti i partecipanti. Trattandosi di una manifestazione non competitiva, non è in programma una premiazione, né la redazione di una classifica finale. L’intento degli amici di don Gianni, gruppo nato attorno alla figura del parroco, che riunisce fedeli di diverse parrocchie, è quello di creare un momento di memoria e condivisione. In questo caso più che mai si può dire che “l’importante è partecipare”.
Il ricordo del “don” da parte di Barbara, che fa parte della parrocchia di Rescalda, è più vivo che mai: «Negli anni in cui don Gianni ha svolto il suo ministero a Rescalda – racconta – è stato capace di costruire legami. Come il piccolo principe e la volpe nel celebre libro di Saint-Exupéry (il suo preferito), ci ha fatto capire cosa vuol dire non sentirsi mai soli. E così abbiamo fatto con lui, non appena la malattia gli ha impedito di proseguire la sua missione». Don Gianni non dimenticava nessuno, e per riuscirci usava un’agenda sulla quale segnava tutti gli appuntamenti. «Quando la malattia lo ha costretto a letto, abbiamo cominciato a riempire noi quell’agenda, per fare in modo che non gli mancasse mai la compagnia. E così è stato, fino all’ultimo».
Don Gianni ha affrontato il suo male con serenità anche grazie all’aiuto di una psicologa, conscio del fatto che tutti, credenti o meno, abbiamo bisogno di un aiuto per affrontare certe sfide. «Don Gianni è andato oltre, ha voluto organizzare degli incontri psicologici anche tra noi fedeli e suoi amici. La sua figura è stata un punto di riferimento per le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, anche noi avevamo bisogno di un supporto per elaborare ciò che stava accadendo. Questo percorso ha avvicinato tutti noi, uniti dall’amicizia che ci legava a don Gianni, e ha fatto sì che da subito ci prendessimo l’impegno di onorare la sua memoria». Per ricordare don Gianni, e per contribuire alla ricerca sulla Sla, vi invitiamo dunque a partecipare al memorial organizzato dagli amici di don Gianni. Tutte le informazioni necessarie le trovate qui.
(Foto da flickr)