Camminare fa bene, si sa. Farlo nel modo corretto, però, porta benefici ancora maggiori, e non è questione per nulla scontata. Grazie alle attività di Avisport impariamo a conoscere (e praticare) una nuova disciplina: la camminata sportiva. Sabato 17 novembre a Legnano, a partire dalle 14,30, sarà possibile seguire un corso introduttivo della durata di 3/4 ore con Emanuela Zugno, istruttrice ufficiale della Scuola italiana camminata sportiva. Il corso si svolgerà al Parco Castello (ingresso da Via per San Giorgio) e avrà un costo di 30 euro per partecipante, comprensivi di copertura assicurativa. Per eventuali aggiornamenti in caso di maltempo consigliamo di contattare direttamente l’insegnante ai suoi recapiti (telefonicamente al 349 5430912 o via mail a emanuela@avisport.it). Si raccomanda inoltre di seguire le news pubblicate sul sito di Avisport e sui canali social dell’associazione (Facebook e Instagram).

Come nel caso del Nordic Walking, qualcuno potrebbe chiedersi perché seguire un corso in cui si impara ciò che tutti abbiamo imparato a fare a pochi mesi dalla nascita. La risposta arriva dall’esperienza di Emanuela, che dopo avere tenuto vari corsi ha imparato a conoscere le reazioni delle persone in seguito alle prime uscite: «Quando rivedo le persone che seguono i miei corsi – racconta –, i commenti più frequenti sono: “Mi fanno male dei muscoli che non pensavo nemmeno di avere!”, oppure “Mi sono accorto/accorta di come sia scorretto il modo in cui appoggio il piede quando cammino”. Il fatto è che a camminare impariamo da soli, e poi crescendo tendiamo a non dare peso al modo in cui lo facciamo. Capita così che prendiamo abitudini e posture scorrette, che rendono il nostro modo di camminare non solo inefficiente, ma anche dannoso».

Camminare, più ancora della corsa, è spesso il primo gesto che si compie per tornare a fare dell’attività sportiva, magari dopo un periodo di inattività. Un conto però è farlo “come viene”, altra cosa è avere piena consapevolezza dei propri movimenti e del proprio corpo, in modo da sfruttare quell’attività per fare lavorare correttamente tutti i muscoli del corpo, non solo le gambe. La camminata sportiva ha una storia recente, ed è stata elaborata proprio per permettere a chi la pratica di trarre il massimo da un gesto solo apparentemente scontato. «Bisogna impadronirsi di una tecnica – spiega Emanuela –, basata su un sistema che si chiama ROI (Rullata, Oscillazione, Intensità). Seguire il corso è un ottimo punto di partenza per cominciare a prendere confidenza con questo nuovo modo di muoversi. Ma poi è fondamentale la pratica, altrimenti le nozioni trasmesse saranno presto dimenticate. Il mio interesse nella camminata sportiva nasce nel 2014, quando già praticavo il Nordic Walking. Come fisioterapista vedevo in molti miei pazienti i limiti dati da un modo scorretto di camminare. Così è stato naturale integrare l’approccio della camminata sportiva nel mio lavoro. Parallelamente, ciò che si fa al corso torna utile nella vita di tutti i giorni, perché migliora il modo in cui facciamo lavorare il nostro corpo».

I benefici della camminata sportiva sono analoghi a quelli di altre discipline “a impatto dolce”: «Aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari rafforzando la capacità contrattile del cuore e migliorando i processi circolatori in tutto l’organismo – si legge sul sito della Scuola italiana camminata sportiva –. È uno sport non traumatico che salvaguarda tendini e legamenti». Aiuta anche a dimagrire, ma questo dipende molto dal regime alimentare che si segue. Tra le particolarità della camminata sportiva ci sono il fatto che ognuno può praticarla all’intensità che vuole e che può essere sia una pratica a sé, propedeutica ad altri sport. Da ultimo, è un’occasione per stare all’aria aperta e passare del tempo con altre persone, assaporando tutti i benefici che questo porta all’umore e alla qualità della vita in generale.