Oggi si chiude a Parigi la conferenza sul clima Cop21, iniziata il 30 novembre. A breve sapremo se rappresentanti e capi di Stato di tutto il mondo sono riusciti ad accordarsi per un impegno serio contro il riscaldamento globale. Ma intanto, cosa può fare il comune cittadino per ridurre il proprio impatto sull’ambiente? Il New York Times ha pubblicato una piccola guida in sette punti, con vari consigli su come cambiare leggermente il proprio stile di vita per contribuire alla riduzione di emissioni nocive nell’ambiente. Si tratta per lo più di piccoli accorgimenti, che però possono fare la differenza se ognuno ci mette un po’ di attenzione. Talvolta poi i nostri “errori” quotidiani sono alimentati da false convinzioni che ci portano a tenere un certo comportamento, sicuri di stare aiutando l’ambiente, mentre invece stiamo andando nella direzione opposta. Fermo restando che, senza un accordo di vertice affinché tutti i Paesi del mondo riducano le emissioni, non si raggiungeranno i grandi obiettivi ai quali bisogna puntare, vediamo punto per punto cosa ognuno di noi può fare.
1. È meglio mangiare verdura proveniente dall’Argentina piuttosto che carne rossa dell’allevamento dietro casa. “Mangiare locale” è un’ottima abitudine ma, purtroppo per i tanti appassionati di carne, la produzione del cibo provoca molte più emissioni di carbone rispetto al trasporto. Questo riguarda bovini e pecore, molto più di altri animali come pesci e pollame. Secondo i ricercatori della Carnegie Mellon, sostituire il 30 per cento delle calorie assunte normalmente attraverso carni rosse e formaggi con una combinazione di pollo, pesce e uova farà risparmiare più carbone rispetto a consumare esclusivamente cibo locale per un anno. Ovviamente, se da questo conteggio si toglie la carne, e si mangia solo frutta e verdura coltivata nella propria area, il beneficio per l’ambiente è ancora più grande, ma questo vale solo per chi già tendenzialmente mangia raramente carne.
2. Prendi l’autobus. Il solo fatto di utilizzare la propria auto, da soli, per andare e tornare dal lavoro ogni giorno, porta la media di emissioni pro capite molto oltre il limite che il nostro pianeta può sopportare. Da anni in molti Paesi si sta diffondendo la cultura del car pooling e servizi come Bla Bla Car aiutano a ridurre il numero di auto in circolazione con un solo passeggero a bordo. Però, se non si trova nessuno con cui condividere il viaggio, meglio usare i mezzi pubblici.
3. Mangia tutto ciò che compri. Il fatto di non riuscire a consumare tutto ciò che mettiamo in frigo o nella dispensa aumenta di molto la quantità di suolo che va adibita a discarica per tutto il cibo che viene buttato. Questo contribuisce ad aumentare la quantità di metano nell’atmosfera, man mano che le sostanze si decompongono. Inoltre buttando cibo avremo sprecato la quantità di energia necessaria a produrlo. Come fare? Pianificare meglio i pasti, usare una lista della spesa evitando di agire d’istinto, congelare il cibo prima che vada a male e (se il cibo cucinato immancabilmente avanza) ridurre le porzioni quando si preparano i pasti.
4. L’uso dell’aereo consuma un sacco di carbone, ma l’auto anche di più. Chi vola spesso farebbe meglio a viaggiare in classe economica, dove occupa meno spazio (anche se proprio per questo motivo i frequent flyer saranno portati a viaggiare in prima classe). In ogni caso, l’auto ha un impatto molto più alto di un aereo, anche se ibrida o elettrica (la maggior parte dell’energia deriva ancora da combustibili fossili). Dove si può, meglio quindi preferire il treno o l’autobus. E comunque, quando possibile, meglio ancora ridurre il numero di viaggi e sostituirli con servizi come Skype call e Google Hangout.
5. Gli animali domestici non sono un problema. Di tanto in tanto compaiono articoli e ricerche che ipotizzano che i consumi ambientali di cani e gatti domestici siano insostenibili. In realtà i prodotti con cui si nutrono, seppure composti principalmente di carne, sono costituiti da parti di animale che normalmente verrebbero buttate. Inoltre, il cane “costringe” il padrone a piccole passeggiate quotidiane, il che può contribuire a far sedimentare l’abitudine a camminare (invece di usare mezzi inquinanti) per raggiungere luoghi non lontani da dove si trova.
6. Sostituisci la tua vecchia auto scassata, ma non comprarne una seconda. Il fatto di comprare una nuova auto senza liberarsi di quella vecchia, lancia al mercato il messaggio che ci sia bisogno di più macchine, incoraggiando l’aumento della produzione. Questo potrebbe annullare il beneficio portato dal fatto di guidare un’auto con una migliore efficienza energetica. Inoltre è molto importante prendere alcuni accorgimenti per migliorare l’impatto sull’ambiente: non eccedere con la velocità, mantenere le gomme gonfie al punto giusto, controllare periodicamente il motore.
7. Comprare meno, buttare meno. Utilizzare i prodotti per tutto il loro ciclo di vita, invece che cambiarli continuamente (cosa che il marketing spinge a fare, soprattutto per gli oggetti tecnologici) riduce la quantità di energia necessaria alla loro costruzione. Produrre un MacBook Pro consuma altrettanto carbone di quanto ne serve per andare in auto da Denver a Cupertino (oltre 2mila chilometri) a ritirarlo di persona. Attenzione al riciclo: riduce la quantità di materiale destinato alle discariche, ma anch’esso consuma energia, quindi potrebbe avere meno vantaggi di quanto pensiamo.
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