Un recente sondaggio condotto dall’istituto IPSOS ha fornito una panoramica delle priorità e delle aspettative degli italiani rispetto al Servizio sanitario nazionale. Non stupisce apprendere che la salute è considerata la priorità assoluta, con un aumento significativo dal 52% del 2021 al 69% del 2023. Subito dopo viene il lavoro, mentre i costi dell’energia iniziano a perdere rilevanza rispetto agli anni precedenti.

Gli italiani ritengono che il Servizio sanitario nazionale dovrebbe concentrarsi principalmente sui pronto soccorso, i servizi di emergenza e l’assistenza ospedaliera. La medicina generale guadagna anch’essa rilevanza. Al contrario, cala la priorità riservata alla prevenzione rispetto al 2021, il che è considerato un dato preoccupante.

C’è un aumento della percentuale di persone che ritengono che l’articolo 32 della Costituzione, che sancisce il diritto alla salute, non venga pienamente rispettato (dal 70% al 73%). Le principali criticità individuate nel SSN includono tempi di attesa troppo lunghi per esami diagnostici e visite, carenza di personale medico e sanitario e disomogeneità dell’offerta a livello regionale.

Anche se meno rispetto a qualche anno fa, gli italiani vedono la trasformazione digitale e l’intelligenza artificiale come potenziali strumenti utili per migliorare l’assistenza sanitaria. Tuttavia, ci sono preoccupazioni riguardo alla capacità dell’intelligenza artificiale di fornire diagnosi e consigli accurati, ai costi elevati e alla sicurezza dei dati.

L’apertura verso l’uso della telemedicina, la cui adozione in Italia è stata accelerata dalla pandemia, resta buona, seppure in diminuzione. La valutazione dei servizi offerta resta positiva, ma meno di due anni fa (dal 69 al 60% di valutazioni positive).

Le associazioni dei pazienti sono considerate un’importante risorsa, ma si ritiene che potrebbero fare di più, in particolare in particolare lavorare con i medici affinché le esigenze dei pazienti siano prese in considerazione nel loro piano di cura, nonché per fornire informazioni chiare sui trattamenti e promuovere la ricerca e l’innovazione nel campo delle malattie.

Le fonti più attendibili per informarsi sulla salute sono il medico di famiglia e le associazioni dei pazienti, seguite da “Internet” e dai familiari/amici. Una percentuale significativa di persone dichiara di essersi imbattuta in fake news in ambito sanitario, principalmente attraverso i social media e la televisione.

Gli italiani sottolineano dunque l’importanza della salute come priorità principale e evidenziano la necessità di migliorare l’accesso ai servizi sanitari, ridurre i tempi di attesa e garantire una maggiore trasparenza e affidabilità delle informazioni. Cioè più o meno quello che da tempo i medici stessi e tutte le organizzazioni che si occupano di salute chiedono di fare alla politica, a ogni livello.

(Immagine di upklyak su Freepik)

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