Cristiano Ronaldo è della Juventus. Cristiano Ronaldo è arrivato a Torino. È stato avvistato mentre aiutava un’anziana ad attraversare. No, non è vero, arriva domani, forse la prossima settimana. Prima di lui sono arrivate le magliette, quelle col numero 7. Una di esse pare abbia cominciato a sudare. Si attendono i test del Dna per capire se coincide con quello del campione portoghese. Molte hanno cominciato ad autografarsi da sole. La prima è dedicata a una bambina. Non se ne doveva sapere nulla, poi la voce è circolata sui social e ora la piccola si trova accerchiata dai coetanei, invidiosi e infuriati. Ma forse si tratta di uno scambio di persona, la bambina sarebbe in realtà un giornalista russo in incognito, mandato dal suo giornale nel resort greco dove Ronaldo si gode le vacanze, meritate grazie alla gloriosa prestazione della sua nazionale.
Finalmente arriva Ronaldo, quello vero. Non l’altro, Luís Nazário de Lima, che all’età di Cristiano aveva già la panzetta. E nemmeno l’altro, Ronaldinho, bravo per carità, ma vuoi mettere. 100 milioni di euro è costato alla Juventus. Una cifra simbolica, si badi, perché il valore di mercato sarebbe molto più alto. Talmente alto che CR7 (ha anche una sua sigla, tipo la targa della Vespa) sarebbe una risorsa troppo costosa per essere commercializzata, rischierebbe di finire dentro il caveau di una banca e scambiato sotto forma di futures sui goal che avrebbe segnato. Intanto è partita una raccolta firme per una legge d’iniziativa popolare per fare in modo che, a fine carriera, sia ritirata la maglia numero 7 da tutto il calcio mondiale, anzi, da qualsiasi sport, fosse anche il torneo di pallamano di una scuola media di provincia. Adesso arriva Ronaldo e lo spread tornerà sotto i livelli di guardia, finalmente. Cristiano Ronaldo è stato anche invitato a trattare al vertice Nato, per calmare Trump. Pare sia in lizza per diventare il prossimo presidente della Commissione europea, dopo Juncker. Inutile dire che tutti fanno il tifo per lui. Di Nobel per ora non si parla, ma è solo scaramanzia.
Il problema di Ronaldo è che adesso anche le squadre avversarie saranno così ansiose di vedergli fare un’altra chilena, fosse anche nella propria porta, che l’agonismo in campo rischia di sparire. Sai che orgoglio poterlo raccontare un giorno ai nipotini? “Facevo il portiere in Serie A, un pomeriggio ne ho presi tre di fila, tutti da Cristiano Ronaldo, uno più bello dell’altro: il giorno più bello della mia vita”. Ronaldo è tutto: è il nuovo Obama, il nuovo Papa, il nuovo Testamento. Non somiglia un po’ a Kennedy? Ma anche a John Lennon, e secondo alcuni a Berlinguer. Si farà una serie su di lui. Rigorosa, documentata, un serio reportage su tutte le sue missioni in Africa, in Sud America, sugli accordi con cui ha portato alla fine della lotta armata nei Paesi Baschi e in Colombia.
Ma Ronaldo è il futuro: basta disoccupazione giovanile, basta precariato, salari più alti per tutti. Ronaldo si è anche impegnato a risolvere il problema dei flussi migratori, delle buche a Roma, del divario tra Nord e Sud. Sta già studiando i dossier. È uno che non tralascia i dettagli, lui. Se vi viene in mente qualcosa, scrivetegli pure, ha una parola per tutti. State tranquilli. Giocatevi pure il 7 alla prossima estrazione del Lotto. Una legge ha già stabilito che dovrà uscire almeno una volta in tutte le estrazioni. Si abbasseranno un po’ le vincite, ma il jackpot basterà per tutti. Insomma smettetela di preoccuparvi, smettetela di rompere le scatole. Non ci sono più problemi da risolvere, pensa a tutto lui.
Solo una cosa gli contestiamo, se ci è concesso: di averci messo troppo poco. Nel giro di qualche giorno si è passati dalle voci di corridoio, alle conferme, alle dichiarazioni ufficiali. L’altro Ronaldo, quello con la panzetta, almeno ci aveva regalato un’intera estate di notizie, smentite, indiscrezioni. Qui è stato tutto fin troppo facile, fin troppo liscio. E adesso che tu ci sei, e ti occupi di tutto, come le riempiamo le giornate? Magari lasciaci qualcosa, ogni tanto, giusto per non intaccare troppo la nostra autostima. Lo sappiamo che in fondo pensi a tutto tu, ma non toglierci l’illusione di contare ancora qualcosa. Grazie.
Disclaimer: Il pezzo qui sopra non intende in alcun modo ledere l’immagine e la reputazione del signor Cristiano Ronaldo Dos Santos Aveiro, né della società Juventus Footbal Club. Esso è da intendere come intervento satirico nei confronti dell’isteria collettiva che sembra aver colto l’ambiente giornalistico all’annuncio dell’ingaggio del calciatore.