Interrompiamo le comunicazioni per dare un’importante notizia. Gira voce che vogliano toglierci voce. Gira un comma che ci pugnala alla schiena. Porta il numero 29 sulla casacca, e non guarda in faccia a nessuno. Per lui tutti i siti informatici sono uguali, e devono rettificare allo stesso modo. E chi non lo fa, paga. Fino a 12mila euro. Quante volte su ZeroNegativo sono stati citati politici, finanzieri e altri personaggi pubblici? Troppe.

Gli scenari futuri sono vari, e nessuno è invitante. La prospettiva è che l’Avis di Legnano sottragga risorse all’attività di raccolta per pagare eventuali multe per mancata rettifica «entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono» (dal Disegno di legge – Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) del comma 29). Scelta inaccettabile, ovviamente, e quindi addio blog.

Ma anche le risorse per l’attività di raccolta sono sotto attacco, per altre vie. Si tenta da alcuni anni di “suggerire” all’associazione di evitare esami “inutili” (come l’elettrocardiogramma). E ci aspettiamo che in futuro molti altri esami siano fatti rientrare in questa definizione. Non siamo una macchina da donazione, siamo un’associazione che si occupa di «tutela del diritto della salute» (Statuto Avis nazionale, art. 2, comma 2). A partire da quello del donatore. E se non potremo agire secondo buon senso, smetteremo anche l’attività donazionale. Nel frattempo, non sapendo come evolveranno gli eventi, usciamo in strada, ci mettiamo a fare cappello. Qualcosa ci inventeremo, arte di strada, giocoleria, clownerie. Un modo per farci dare qualche monetina lo troveremo. Perché 12mila euro ad articolo sono tanti, e ne avremo di strada da fare se vogliamo continuare a far sentire la nostra voce.