Pubblichiamo un comunicato stampa di Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità), che fa seguito agli allarmi lanciati nei mesi scorsi dalla stessa associazione (ne abbiamo parlato anche noi) in merito alla volontà del Consiglio regionale lombardo di operare tagli indiscriminati all’assistenza alle persone con disabilità. Prevista per il 13 giugno una manifestazione in cui si chiederà alla politica di rendere conto delle sue decisioni.

Le peggiori previsioni si stanno avverando. Ledha lancia una campagna per chiedere al Governo, alla Regione Lombardia e ai Comuni lombardi di ripristinare le risorse destinate ai servizi sociali. Indetta una giornata di mobilitazione per il 13 giugno. Da diversi mesi Ledha ha lanciato l’allarme sugli effetti dei tagli ai fondi sociali nella vita delle persone con disabilità. Come è ormai noto, la somma dei provvedimenti nazionali (azzeramento del fondo per la non autosufficienza, contrazione del fondo nazionale politiche sociali) e regionali (riduzione del fondo sociale regionale) ha ridotto di 100 milioni di euro le risorse a disposizione dei Comuni lombardi per le politiche sociali.

Si tratta di un taglio radicale su un capitolo di spesa storicamente già inferiore ai bisogni e agli standard europei. Le nostre previsioni purtroppo si stanno avverando. I comuni della nostra regione, alle prese con ampi problemi di bilancio stanno in gran parte procedendo con tagli lineari ai capitoli di spesa coperti fino al 2011 da questi fondi. Tra le prime vittime i fondi destinati ai progetti previsti dalla Legge 162 del 1998 e in generale alla domiciliarità, in altre parole le risorse che in questi anni, pur tra mille difficoltà, hanno consentito a migliaia di persone con disabilità di condurre una vita dignitosa, a casa loro, con un buon livello d’inclusione sociale, e in molti casi anche lavorativa.

Oggi tutti questi progetti, e quindi tutte queste esistenze, desideri, ambizioni e diritti, sono messi in discussione e a rischio: la gran parte dei comuni ha finora solo annunciato le proprie intenzioni ma, in alcuni casi, alle parole stanno già seguendo i fatti. Ora che le nostre previsioni si stanno purtroppo avverando intendiamo proseguire nella lotta per la difesa dei diritti fondamentali delle persone con disabilità avviando la campagna “No ai tagli, Sì alla vita indipendente”, che avrà come primo obiettivo quello di ottenere dal Consiglio regionale e dai comuni lombardi il ripristino delle risorse oggi mancanti. Una campagna destinata a proseguire nel tempo per garantire che la riforma del welfare lombardo orienti le risorse affinché tutte le persone con disabilità possano «vivere nella società e inserirvisi e impedire che siano isolate o vittime di segregazione», così come espressamente previsto dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.

La vita indipendente, i progetti di vita, assieme alla presa in carico complessiva delle persone con disabilità, rappresentano per Ledha non solo la difesa e il riconoscimento di un diritto ma un cambio di strategia complessiva sul quale basare la riforma del welfare lombardo che possa garantire una migliore e più dignitosa qualità della vita a tutti i cittadini con disabilità della nostra regione, permettendo alle persone di essere protagoniste della propria vita e di conseguenza permetta una migliore razionalità dei servizi che porti anche a risparmi di spesa. È per questo che le associazioni aderenti a Ledha hanno deciso di indire per il 13 giugno una giornata di mobilitazione con una grande manifestazione presso la sede della Regione Lombardia, con tante iniziative territoriali di cui daremo notizia durante questi giorni. Ledha chiederà l’adesione a tutte le organizzazioni del terzo settore, in particolare agli enti erogatori dei servizi, ai diversi livelli istituzionali, alle forze politiche e sindacali.

Fulvio Santagostini
Presidente Ledha