Tutti noi, in una certa misura, “tremiamo”, anche se nella vita di tutti i giorni non ce ne accorgiamo. Ma c’è una soglia oltre la quale la cosa diventa visibile, e allora è lecito preoccuparsi. Circa un quarto delle persone di età superiore ai 70 anni presenta una qualche forma di tremore visibile, spiega un articolo sul Washington Post.

Ma oltre all’età, diversi fattori possono possono aumentare il nostro tremore di base fino a farlo rilevare a occhio nudo. Eccone alcuni:

  • Paura, ansia o stanchezza
  • Febbre, ipertiroidismo o calo di zuccheri nel sangue
  • Esercizio fisico intenso
  • Astinenza da alcol e oppioidi
  • Alcuni farmaci, nicotina e caffeina.

In queste situazioni, agendo sui fattori scatenanti si può risolvere il tremore.

Tuttavia, ci sono casi in cui il tremore è un segno di una patologia, come il morbo di Parkinson o la sclerosi multipla. Se si verifica un nuovo tremore senza una causa scatenante evidente, dunque, è bene parlarne con il proprio medico.

Come spiega nell’articolo la medica Trisha Pasricha, i tremori sono movimenti involontari dovuti di solito a contrazioni rapide e alternate di muscoli antagonisti (ad esempio il bicipite e il tricipite), in cui uno dei due si rilassa mentre l’altro si contrae. Oltre a ciò che sappiamo sul ruolo del cervello e dei muscoli nei tremori, è da tempo dimostrato che l’intestino svolge un ruolo importante in molti disturbi neurologici. Ecco le principali cause di tremore.

Tremore essenziale

Se il tremore si verifica maggiormente durante un’azione, o solo quando si scrive (noto come tremore primario da scrittura), potrebbe trattarsi di un tremore essenziale, che è molto comune.

I pazienti affetti da tremore essenziale, spiega il Post, descrivono scenari come il tentativo di digitare su una tastiera e colpire accidentalmente lo stesso tasto più volte, la difficoltà a tenere le mani ferme per radersi o episodi in cui il cibo cade dalla forchetta prima di raggiungere la bocca.

Il tremore essenziale può essere ereditario e spesso si manifesta in modo simmetrico a entrambe le mani. Può anche migliorare provvisoriamente con l’alcol, grazie all’effetto dell’etanolo sui recettori del cervelletto e del tronco encefalico. Ma al di là del breve periodo, spesso l’alcol provoca un aumento del tremore che può durare diverse ore. Inoltre, al di là dei problemi legati all’uso di alcol, il consumo prolungato può compromettere ulteriormente le vie neurali responsabili del tremore.

Esistono invece diverse opzioni per trattare il tremore essenziale che il medico può consigliare: terapie farmacologiche, guanti pesati o la stimolazione cerebrale profonda.

Il tremore essenziale non è considerato pericoloso di per sé, ma è importante tenere il proprio medico al corrente di eventuali cambiamenti della propria salute. I tremori essenziali sono più comuni con l’avanzare dell’età e alcuni studi hanno rilevato che un nuovo tremore che si manifesta dopo i 65 anni è associato a un rischio di demenza.

Malattia di Parkinson

Il tremore, prosegue il Post, è il primo sintomo di malattia di Parkinson in circa 3 persone su 4 affette dalla patologia. In questo caso, il tremore spesso inizia in una sola mano a riposo (a volte sembra che il pollice e l’indice stiano “facendo rotolare una pillola” avanti e indietro), ma può anche verificarsi nella gamba o nel piede.

Il tremore è in parte legato all’esaurimento della dopamina in un’area del cervello. I pazienti affetti dalla malattia di Parkinson possono trarre beneficio dai farmaci che aumentano le scorte di dopamina nell’organismo.

Sclerosi multipla

Il tremore colpisce molti pazienti affetti da sclerosi multipla, una malattia del sistema nervoso centrale legata al sistema immunitario. Le persone affette da sclerosi multipla possono sperimentare “attacchi” di sintomi neurologici, come l’improvvisa perdita di sensibilità da un lato o problemi alla vista.

Malattia di Wilson

Una causa meno comune di tremore, la malattia di Wilson, è più spesso diagnosticata nei pazienti più giovani e si verifica a causa di un difetto genetico che provoca l’accumulo di rame in parti del corpo, come il fegato, le articolazioni e il cervello.

Per molte persone il tremore è innanzitutto un disturbo che provoca imbarazzo e interferisce con la capacità di svolgere attività quotidiane come lavarsi i denti e mangiare. Spesso, spiega il Post, è bene che la persona sia assistita da più figure professionali rispetto al solo medico di base. Il consiglio quindi, nel caso ce ne sia bisogno, è di chiedere di entrare in contatto con altri specialisti, come fisioterapisti, psicologi o dietologi.

(Foto di Kindel Media su Pexels)

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