«L’ho chiesto pensando ai miei, alla mia donna, per togliere loro di dover prendere la decisione in un momento difficile. E andava bene così». A parlare è il personaggio immaginario di Luca, 25 anni, che nello spot realizzato un anno fa da Pubblicità progresso (che potete vedere in questa pagina) è ripreso in un momento introspettivo, mentre scruta l’orizzonte suonando un’armonica a bocca e racconta la decisione che ha appena preso: quella di donare gli organi. Un gesto di estrema generosità, la cui importanza ci è stata ricordata dalla scomparsa di Fausto Stevanin -padre del presidente di Avis Legnano Roberto Stevanin-, che avendo dato la propria autorizzazione alla donazione degli organi ha potuto donare le cornee, permettendo a qualcuno in lista d’attesa di accedere al trapianto. Da una vita che si spegne può nascere un futuro più sereno per qualcun altro, libero dalla sofferenza e dall’angoscia dell’attesa.

È di questi giorni la notizia che la campagna “Tu puoi dare la vita”, realizzata da Pubblicità progresso, è stata citata dal New York Times come una delle migliori per il progetto “Creative for good” del World economic forum. Si tratta di un progetto che raccoglie una sessantina di di campagne realizzate in tutto il mondo sui temi sociali, con lo scopo di diffonderne il messaggio. In effetti se ne può trovare menzione su questa pagina del sito dedicato al progetto. Nel paragrafo che riguarda l’impatto avuto dall’iniziativa si dice che a sei mesi dal suo inizio si è registrato un sostanzioso aumento di iscrizioni all’Aido (Associazione italiana donatori organi) da parte di utenti che hanno scaricato il modulo disponibile sul sito della campagna (www.doniamo.org). Dati confermati da Dm&C Magazine: «Tenendo conto dei primi due mesi di lancio della campagna, luglio e agosto [2012], la variazione complessiva è di 1.526 donatori, oltre il 65 per cento, 1090 dei quali riconducibili direttamente alla campagna di Pubblicità progresso».

Il sito www.doniamo.org è il fulcro della campagna e ha lo scopo di fornire tutte le informazioni necessarie a chiarire ogni dubbio in merito alla donazione di organi. Nella sezione “Risposte” è possibile vedere e ascoltare degli esperti rispondere alle domande più frequenti, come: chi decide a chi vanno gli organi? È possibile conoscere chi li riceve? Vanno vicino a dove abito? Vanno in Italia? Vanno all’estero? E così via. Sul sito si trovano tutte le modalità in cui si è declinata la campagna (spot video, spot radiofonico, inserzioni sulla stampa) e anche, come detto, il modulo di adesione dell’associazione che si occupa di archiviare tutte le autorizzazioni in un database informatico accessibile in tempo reale dalle strutture sanitarie.

Difficile la sfida proposta a chi ha elaborato la campagna, un team di 40 professionisti della comunicazione -che hanno lavorato gratuitamente-, tra cui Matteo Righi, che sul suo blog racconta: «L’argomento era tra i più difficili da trattare, sia perché obbliga l’eventuale donatore a pensare alla propria possibile morte prematura, sia perché occorre fornire molte informazioni e poi perché -da ultimo- occorre anche aiutare a superare le barriere burocratiche alla formalizzazione della decisione di donare gli organi». Operazione conclusa con successo, ma visto che il messaggio va alimentato costantemente ci permettiamo di rilanciarla ai nostri lettori: se ci state pensando, se non lo avete mai fatto, se avete dubbi o perplessità, in ogni caso andate a visitare www.doniamo.org. Se siete sul nostro sito vuol dire che avete già dimestichezza con “il dono più prezioso”. Vi proponiamo di fare un ulteriore passo verso gli altri, per continuare a salvare vite.