Oggi diamo spazio e voce a un’iniziativa del Fondo per l’ambiente italiano, che in qualche modo si riallaccia ad alcuni temi di cui abbiamo parlato ieri: le “primarie della cultura”. Dopo le varie iniziative che hanno visto i cittadini coinvolti a scegliere i futuri candidati alla guida politica del Paese, in cui però siamo stati chiamati a mettere una croce su nome-e-cognome, stavolta l’intenzione è di concentrarsi sulle idee. Le votazioni sono aperte da lunedì 7 gennaio e dureranno fino al 28 dello stesso mese, e si svolgeranno online attraverso il sito www.primariedellacultura.it.

L’idea è di “eleggere” i temi a cui gli italiani tengono di più e proporre poi la classifica finale e tutti gli schieramenti politici in campo, che a quel punto, a fine campagna elettorale, avranno alcuni giorni per esprimersi (si spera) sui risultati e chiarire ai cittadini se le priorità indicate saranno tali anche per loro. Peraltro, vista la tendenza di tutti i politici ad autorappresentarsi come “espressione della società civile”, ecco un test per vedere quanto le istanze proposte da quest’ultima siano veramente conosciute, capite e prese in considerazione. È chiaro che un’iniziativa del genere non può rappresentare un campione statistico, dato che chi vota per le primarie della cultura è per definizione sensibile a essa. Ma se comunque l’iniziativa sarà seguita (come ci auguriamo) non potrà essere ignorata dai nostri futuri rappresentanti.

«L’Italia è la sua culturaha dichiarato Ilaria Borletti Buitoni, presidente Fai- nonostante questo, la cultura da troppi anni è una emergenza dimenticata: nei programmi elettorali dei partiti si parla di promuovere il turismo e il patrimonio storico e artistico, ma nessuno spiega come invertire una rotta che ha portato al disastro dei nostri beni culturali. Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta dei Giovani del Fai perché un paese senza cultura è un paese senza futuro». 15 i temi individuati dal Fai, tra i quali ogni votante potrà scegliere i tre che secondo lui meritano la precedenza. La lista può essere consultata qui; la scelta si annuncia difficile, perché nessun tema è secondario: si va dal garantire finanziamenti certi alla cultura all’impegno contro il dissesto idrogeologico e la cementificazione, dagli incentivi all’agricoltura a una proposta di politiche integrate per il turismo. Tutti argomenti noti a chi segue da tempo ZeroNegativo, visto che ci torniamo con sistematica insistenza. Ecco perché ci sentiamo rappresentati dall’iniziativa e auspichiamo che abbia la giusta risonanza.