L’esercizio fisico può migliorare la capacità di pensare e mantenere in salute il cervello quando si invecchia, anche se si inizia a praticarlo solo in tarda età.

È quanto emerge da un nuovo studio, di cui scrive il Washington Post, in cui un gruppo di settantenni e ottantenni precedentemente sedentari che hanno iniziato a fare attività fisica hanno fatto registrare un miglioramento delle loro funzioni cerebrali dopo l’allenamento.

Nello studio, anche persone anziane un tempo sedentarie e con segni di declino cognitivo hanno migliorato le connessioni cerebrali e il pensiero con poche ore di camminata alla settimana.

Lo studio si aggiunge alle prove sempre più evidenti che uno dei modi migliori per proteggere la nostra mente può essere muovere il corpo.

Ma i risultati confermano anche che iniziare a fare esercizio fisico da giovani potrebbe essere ancora meglio. Nelle ricerche fatte nel corso degli anni sui topi, si è infatti visto che un’attività fisica prolungata e iniziata in giovane età garantisce una “riserva cognitiva” di neuroni e connessioni sane.

Come abbiamo scritto anche in altre occasioni, la parte più difficile non è tanto praticare un’attività sportiva, quanto cominciare a praticarla, magari perché si è smesso da molto tempo o perché non lo si è mai fatto.

Aggiungiamo quindi ai consigli che potete trovare cercando tra i post di ZeroNegativo alcuni ulteriori suggerimenti, messi assieme da un recente articolo del New York Times.

Giocate

Il nostro cervello ama i giochi, soprattutto se sono difficili da prevedere o offrono ricompense saltuarie. Per “gamificare” l’esercizio fisico possono tornare utili alcune app, come Zombies, Run!. Questa, come la maggior parte delle app per la corsa, consente di monitorare il percorso e il ritmo. La peculiarità sta nel fatto che mentre si corre la app comunica delle “missioni”, indicando di fare uno scatto per evitare uno zombie o di raccogliere le provviste per costruire un rifugio virtuale.

Adattate l’esercizio alle vostre esigenze

Il cervello ama anche le cose che sembrano fatte su misura per noi. In uno studio recente, gli atleti che credevano di aver ricevuto un piano di allenamento personalizzato hanno superato quelli che pensavano di seguirne uno generico.

I personal trainer sono un modo naturale per sfruttare questa percezione. Oppure potete utilizzare un’applicazione come Stronger by the Day, che aiuta a generare un programma di allenamento su misura.

Un altro consiglio è invertire l’ordine degli esercizi, facendo la parte più difficile all’inizio (dopo un buon riscaldamento) e riducendo gradualmente l’intensità, in modo da uscire dalla sessione con il miglior ricordo possibile. Questo approccio non solo aumenta il piacere subito dopo l’allenamento, ma migliora anche la percezione dell’esercizio fino a una settimana dopo, secondo gli esperti sentiti dal Times.

Lavorate sulle abitudini

Le abitudini possono arrivare a radicarsi a fondo nel nostro cervello, quindi è bene “agganciare” il fitness a un’abitudine consolidata che già avete. Ad esempio, se accompagnate i vostri figli a scuola alle 8 del mattino tutti i giorni, potreste collocare la sessione di allenamento subito dopo, alle 8:15.

I più restii all’esercizio fisico potrebbero aver bisogno di un piccolo aiuto extra. Qui il consiglio è di abbinare l’allenamento a un’attività che vi piace, come guardare l’ultima stagione della vostra serie preferita. Questo abbinamento funziona ancora meglio se si limita l’attività desiderata solo al momento dell’allenamento.

Impegnarsi emotivamente

L’espediente psicologico più efficace per creare un’abitudine all’esercizio fisico è anche il più semplice: iscriversi a qualcosa, che si tratti di una gara podistica tre mesi più in là, di un torneo di tennis tra un anno o di una gara di ballo la prossima primavera.

Stabilite obiettivi di medio termine lungo il percorso, assicurandovi che siano impegnativi ma raggiungibili. Soprattutto, cercate di capire cosa funziona meglio per voi, tenendo presente che questo può cambiare nel corso del tempo.

(Foto di Centre for Ageing Better su Unsplash)

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