Oggi, come tutti gli anni dal 2004, ricorre la Giornata mondiale del donatore di sangue. «Every blood donor is a hero» (ogni donatore di sangue è un eroe) è lo slogan scelto dalla Fiods (International federation of blood donor organizations) per questa edizione. Al di là della formula, che ha rilevanza fino a un certo punto -in Italia si è scelto di adottare un altro slogan, ancor più ecumenico: «Tanti colori per un unico dono»-, è importante cogliere questa occasione per ringraziare i donatori di sangue. Come Avis di Legnano, la nostra riconoscenza nei loro confronti è totale e siamo ben consapevoli che i donatori sono l’associazione, e questa appartiene a loro.
È con tale consapevolezza che ogni giorno diamo loro accoglienza nell’unità di raccolta, ce ne prendiamo cura, dal momento in cui entrano in contatto con noi a quando arrivano al momento della donazione. Sì, perché non dobbiamo dimenticare, e anzi ci preme sottolineare, che questi due momenti non sono così vicini come alcuni vogliono dipingerli. Chi dà la propria disponibilità a donare sangue inizia un percorso, che solo alla fine, se sono soddisfatti tutti i requisiti necessari, arriverà al prelievo. Verificare (e poi monitorare costantemente) la salute del donatore è prassi imprescindibile se si vuole tutelare quella di chi il sangue riceve, rispettando così un percorso vein-to-vein totalmente sicuro. Il che non significa semplicemente aderire alle disposizioni normative, bensì gestire tutte le fasi con responsabilità e garantendo un servizio adeguato.
Purtroppo, a Legnano abbiamo a che fare con un interlocutore, l’Azienda Ospedaliera, che dal 2008 ci chiede di tagliare le spese, di limare i servizi erogati, agendo sull’area sanitaria della nostra struttura. Ridurre il parco medico alla sola figura del responsabile sanitario, effettuare l’elettrocardiogramma solo alla prima visita e non ogni anno come avviene attualmente: in sostanza, ridurre la fase del controllo alle richieste strettamente contenute nella normativa. Non ci pare la strada giusta per tutelare chi dona e chi riceve sangue.
Siamo in una fase di transizione importante, l’abbiamo scritto, il sistema trasfusionale dovrà rientrare nei parametri stabiliti per l’accreditamento entro il 31 dicembre 2014, e non si può pensare di andare incontro a quella scadenza con un atteggiamento remissivo. Non ce la sentiamo: non rappresenteremmo la volontà di coloro che sono e saranno sempre i nostri referenti privilegiati, i donatori.
Ci spiace, in questa giornata di festa, far risuonare una nota dolente, ma sentiamo il bisogno di rimarcare il fatto che è sbagliato dare per scontata Avis Legnano. Chi lo fa non sa quanto sia difficile intercettare e sensibilizzare nuove persone alla donazione di sangue, e poi fare in modo che sposino la causa al punto da rimanere tra le file dei donatori a lungo, finché impegni e salute lo permettono. Noi lo sappiamo bene, visto che da 77 anni operiamo sul territorio legnanese nel rispetto dei principi e delle disposizioni dello Statuto, con un atteggiamento che ci ha resi una sezione di riferimento a livello regionale e nazionale. Continueremo nella nostra opera essendo noi stessi, oppure smetteremo di essere. Chiediamo scusa per questo intervento poco conciliante, ma sappiamo di avere il supporto della nostra “base”, ossia gli unici veri destinatari del nostro messaggio: i donatori. Grazie a tutti, di cuore.