Venerdì 27 settembre sarà nuovamente la Notte europea dei ricercatori, un’iniziativa annuale promossa dalla Commissione europea. Si tratta di un’occasione in cui avvicinarsi e conoscere i progetti in cui sono impegnati i tanti gruppi di ricerca che operano nelle università italiane. Non è un evento destinato solo agli appassionati di scienza, ma un importante momento di contatto tra parti della società che raramente hanno occasione di dialogare. Se infatti sentiamo ripetere di continuo quanto sia importante finanziare la ricerca (e quanto l’Italia sia poco virtuosa da questo punto di vista), raramente si ha l’occasione di sapere di cosa si occupano in concreto i ricercatori: perché le cose che fanno ci devono interessare, quali risvolti possono avere, quali vantaggi possono dare nei campi più disparati dell’economia, dell’industria e della conoscenza in generale. Ogni giorno vengono prodotte decine di paper e articoli scientifici che raccontano gli esiti di progetti che possono durare anche molti anni. Si tratta di testi che pochi però hanno il tempo e le competenze per poter leggere e comprendere. Eventi come la Notte europea dei ricercatori sono anche un grosso stimolo per il mondo della ricerca, affinché si sforzi di raccontarsi in maniera comprensibile e interessante anche a un pubblico di non addetti ai lavori. Durante i diversi eventi si ha l’occasione di provare con mano software in via di sviluppo, vedere prototipi di macchinari, assistere a presentazioni che cercano di rendere intuitive (con visualizzazioni di dati, video e dimostrazioni pratiche) le direzioni di ricerca più promettenti. L’evento non si esaurisce nella data del 27 settembre, ma prevede una serie di “eventi di avvicinamento” che a seconda dei casi partono dalla settimana precedente e possono comprendere anche sabato 28 settembre. In Italia diverse università e consorzi hanno raccolto il bando della Commissione europea, presentando programmi molto fitti di appuntamenti ed eventi. Per scoprire quali sono c’è un sito generale della Notte europea dei ricercatori in Italia, ma si può anche andare direttamente sul sito della Commissione, dove una mappa permette di accedere a tutti i programmi dei diversi paesi dell’Unione europea. Di seguito abbiamo raccolto e sintetizzato il programma di tutte le manifestazioni finanziate.

Le manifestazioni in Italia

Frascati Scienza si presenta col progetto Bees, che sta per “Be a citizEn Scientist”. «Saranno i citizen scientist il motore della nuova edizione della Notte Europea dei Ricercatori organizzata da Frascati Scienza – si legge sul sito –, perché dalla collaborazione tra ricercatori e cittadini possono arrivare nuovi spunti per cercare soluzioni ai grandi problemi della società». Le città voinvolte sono Alghero, Anzi, Ariccia, Brisighella, Cagliari, Cassino, Forlimpopoli, Frascati, Frosinone, Gaeta, Guarcino, Isnello, Latina, Marina di Carrara, Matera, Modugno, Piombino, Pompei, Potenza, Quartucciu, Rocca di Papa, Roma, Santeramo in Colle, Sassari, Scicli, Segni, Sovicille, Ventotene, Villanova d’Asti.

A Pozzilli e Caserta ci sarà B-Future, che con un’immagine direttamente ispirata al film Ritorno al futuro si ripropone di “capire il passato, disegnare il futuro”: «Un viaggio attraverso il passato – scrivono gli organizzatori –, una freccia puntata al futuro. Dalle origini della vita sulla Terra alle prime avventure scientifiche, dalle idee che hanno plasmato il nostro presente a quelle che plasmeranno il domani».

La Notte dei ricercatori toscani si chiama Bright e propone esibizioni, esperimenti, seminari e spettacoli. Sul sito web si possono visitare le pagine che illustrano i diversi eventi in programma nelle città coinvolte, che sono Arezzo, Calci, Cascina, Colle Val d’Elsa, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pontedera, Prato, San Giovanni Valdarno, Siena, Viareggio.

Col progetto ERN-Apulia «I partecipanti potranno scegliere tra diverse possibilità di fruizione, quali visite a laboratori e musei, partecipazione a dibattiti su tematiche attuali, presentazioni e spettacoli divulgativi o soffermarsi per conoscere la storia dei ricercatori pugliesi e delle loro scoperte, per comprendere meglio speranze, successi e difficoltà. Per i più piccoli, ma non solo, non mancheranno giochi scientifici e laboratori interattivi». L’evento riguarda le città di Lecce, Bari, Foggia, Brindisi, Castellana Grotte, Taranto e, grazie a una collaborazione con ScienzaInsieme, anche Roma e Viterbo.

MEETmeTONIGHT mette assieme i ricercatori di Lombardia e Campania, e oltre a Milano e Napoli coinvolge Brescia, Castellanza, Cremona, Edolo, Lecco, Lodi, Mantova, Monza, Sondrio, Portici e Procida.

SHARPER significa «SHAring Researchers’ Passions for Evidences and Resilience e ha l’obiettivo di coinvolgere tutti i cittadini nella scoperta del mestiere di ricercatore e del ruolo che i ricercatori svolgono nel costruire il futuro della società attraverso l’indagine del mondo basata sui fatti, le osservazioni e l’abilità nell’adattarsi e interpretare contesti sociali e culturali sempre più complessi e in continua evoluzione». Riguarda diverse città sparse in tutto il territorio: Ancona, Cagliari, Catania, L’Aquila, Macerata, Napoli e Caserta, Nuoro, Pavia, Palermo, Perugia e Trieste.

SOCIETY (How do you spell RESEARCH? SOCIETY – Science, histOry, Culture, musIc, Environment, arT, technologY) «è il progetto che porta la Notte Europea dei Ricercatori a Bologna, Cesena, Forlì e Predappio, Ravenna, Rimini. SOCIETY vuole esplorare le possibili intersezioni tra scienza, cultura e società. Obiettivo di SOCIETY è presentare la ricerca quale uno dei migliori e più efficaci strumenti per comprendere, sostenere, preservare e sviluppare la nostra cultura, in tutte le sue sfumature e declinazioni, e raggiungere soluzioni e idee innovative utili a superare le sfide che la società deve affrontare e portando così a un tangibile miglioramento nella qualità della vita quotidiana».

LUNA, la Lunga notte della ricerca a Bolzano, affronterà il tema “Change & Challenge”: Cambiamenti climatici, demografici, digitali, sociali. «Tutto cambia e anche in fretta. Sapere reagire è una delle più grandi sfide del futuro: per non perdere la rotta dobbiamo adattarci e attrezzarci. Tutti i giorni i ricercatori lavorano per affrontare nuove sfide, potrai rendertene conto tu anche durante la prossima Lunga Notte della Ricerca. Venerdì 27 settembre 2019 dalle 17 a mezzanotte esperimenti, giochi, laboratori ti aspettano per un percorso tra scienza e divertimento che attraversa tutta la città».

Qui il programma di Torino e quello dell’evento Braincities, associato alla Notte europea dei ricercatori.

(Immagine dal sito della NASA)