Il nostro corpo reagisce al caldo e alle ondate di calore in diversi modi, non sempre piacevoli. È lecito quindi chiedersi se tra queste reazioni ci sia anche il mal di testa.
Secondo un articolo pubblicato dal Washington Post, gli esperti concordano sul fatto che il caldo possa essere un fattore importante per l’insorgenza del mal di testa, anche se questo è spesso conseguenza di più fattori.
Possono essere fattori ambientali, spiega l’articolo: le alte temperature sono spesso accompagnate da variazioni della pressione atmosferica, dall’esposizione diretta al sole e dall’umidità, e questi cambiamenti ambientali possono causare il mal di testa in chi soffre di emicrania.
Gli esperti non sono sicuri del meccanismo preciso con cui il caldo può scatenare l’emicrania, anche se il calore può portare a processi che sono noti per causare il mal di testa. L’estrema disidratazione può provocare un restringimento del cervello e una pressione sui vasi sanguigni che lo rivestono, con conseguente dolore fisico. In casi estremi, il calore può influire sulla funzione dei neuroni cerebrali. L’alterazione della funzione cellulare porta a un aumento dell’attività dei centri del dolore del cervello. Qual è la differenza tra un mal di testa e un’emicrania?
Prima di proseguire, è bene chiarire che il mal di testa è un sintomo comune a molte malattie, mentre l’emicrania è un disturbo neurologico che causa mal di testa. Per fare un esempio: uno starnuto può essere conseguenza di tante cose (per esempio allergia), mentre il raffreddore è una malattia virale specifica.
Le persone a cui viene diagnosticata l’emicrania – che colpisce maggiormente le donne – soffrono di mal di testa a causa di una serie di fattori, tra cui lo stress, la disidratazione, la mancanza di sonno e, sì, il caldo, dicono gli esperti. L’emicrania di solito si accompagna ad altri sintomi, come nausea, affaticamento, vertigini e ipersensibilità alla luce o ai suoni.
Ma è improbabile che il caldo scateni un’emicrania in coloro che non ne sono tipicamente afflitti. In questi casi, il mal di testa indotto dalle alte temperature può essere il segno di una situazione più grave, come il colpo di calore. È importante riconoscere tempestivamente questi sintomi, reidratarsi e trovare un luogo dove rinfrescarsi.
La disidratazione peggiora la capacità dell’organismo di affrontare il caldo, ma secondo gli esperti non è necessariamente la causa del mal di testa indotto dal caldo. In situazioni di caldo estremo, il corpo perde sodio attraverso la sudorazione e il corpo è meno capace di trattenere l’acqua: è quindi importante rifornirsi di elettroliti oltre che di acqua.
Un mal di testa indotto dal caldo, soprattutto se non si soffre di emicrania, è un segno che le cose potrebbero peggiorare. Il consiglio è quindi di cercare un luogo fresco, rinfrescarsi con una bevanda fredda o un impacco di ghiaccio. Per recuperare i sali minerali persi è possibile usare degli integratori, se necessario.
Si possono usare anche le strategie che di solito aiutano a gestire il mal di testa, come sdraiarsi in una stanza buia con gli occhi chiusi.
Evitate i cibi noti come fattori scatenanti e riducete l’alcol e le bevande zuccherate, che possono contribuire alla disidratazione.
Un altro suggerimento apparentemente ovvio è evitare gli allenamenti all’aperto durante le alte temperature. Sembra un consiglio banale, ma quasi tutti i casi riportati in letteratura da colpo di calore si sono verificati in chi non ha seguito questa regola di buon senso.
Se è necessario stare all’aperto, gli occhiali da sole possono essere un’utile misura preventiva.
Ovviamente, quando è troppo tardi per agire con questo tipo di espedienti, esistono diversi farmaci da banco efficaci contro il mal di testa.
(Foto di Jorge Franganillo su Unsplash)
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