In Europa, il divario tra ricchi e poveri continua ad ampliarsi. Un recente rapporto di Oxfam Italia mette in luce questa crescente disparità, rivelando come la ricchezza dei miliardari stia aumentando a un ritmo preoccupante, mentre milioni di persone faticano a soddisfare i propri bisogni primari. Lo studio evidenzia che, nel 2024, la ricchezza aggregata dei miliardari è cresciuta tre volte più velocemente rispetto all’anno precedente e le proiezioni indicano che potrebbero esserci fino a cinque “trilionari” entro il prossimo decennio. Nel frattempo, il numero di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà è rimasto pressoché invariato dal 1990.

Il rapporto mette in discussione quindi la narrazione trionfalistica di una continua riduzione della povertà globale, sostenendo che i parametri utilizzati da istituzioni come la Banca Mondiale non sono adeguati. Se da un lato il numero di persone che vivono con meno di 2,15 dollari al giorno è diminuito, dall’altro il numero di persone che vivono con meno di 6,85 dollari al giorno non è diminuito e quasi la metà della popolazione mondiale vive con meno di questa cifra. L’attenzione alla povertà estrema, definita da una soglia molto bassa, nasconde il fatto che miliardi di persone stanno ancora lottando per permettersi i beni di prima necessità. Molte persone, pur non essendo classificate come estremamente povere, non hanno ancora accesso a cibo, servizi igienici e sanitari adeguati.

Inoltre, il rapporto approfondisce la questione della ricchezza ereditata, osservando che per la prima volta la ricchezza dei nuovi miliardari proviene in misura maggiore dall’eredità che dall’attività imprenditoriale. Ciò sta creando una nuova aristocrazia globale, in cui vaste fortune vengono tramandate di generazione in generazione, perpetuando un sistema di disuguaglianze. La mancanza di tassazione su queste eredità non fa che peggiorare la situazione.

Il rapporto critica anche il ruolo delle istituzioni e dei sistemi economici internazionali nel mantenimento delle disuguaglianze. Si sottolinea che il Fondo monetario internazionale (FMI) impone spesso misure di austerità ai Paesi debitori, che possono condurre a tassi di povertà più elevati e a un accesso ridotto ai servizi pubblici. Il dominio delle valute del Nord nei pagamenti internazionali avvantaggia ulteriormente i Paesi ricchi, che possono estrarre ingenti risorse dal Sud globale.

In Italia, il rapporto mostra come la ricchezza sia concentrata al vertice della distribuzione, con l’1% più ricco che possiede il 23,1% della ricchezza nazionale. La ricchezza dei miliardari italiani è aumentata di 61,1 miliardi di euro in un solo anno. Allo stesso tempo, la povertà è in aumento, soprattutto tra le famiglie con un basso livello di istruzione, i disoccupati e gli abitanti del Mezzogiorno. Il rapporto conclude che le attuali politiche governative non riescono a combattere la disuguaglianza e che le misure volte a contrastare la povertà e a promuovere l’uguaglianza dovrebbero ricevere maggiore attenzione. L’introduzione di nuove misure contro la povertà, come l’Assegno di Inclusione (ADI) e il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), non si è rivelata efficace come avrebbe dovuto e molti individui idonei non ricevono i benefici di cui avrebbero bisogno.

Oxfam raccomanda diverse azioni per affrontare il problema. Tra queste, l’introduzione di un’imposta progressiva sulle grandi fortune, il rafforzamento della cooperazione internazionale in materia fiscale e la revisione delle misure contro la povertà per garantire un reddito di base a chi ne ha bisogno. Il rapporto sostiene che concentrarsi su una maggiore uguaglianza è fondamentale non solo per la giustizia sociale, ma anche per affrontare il cambiamento climatico e promuovere una società più stabile e prospera.

(Foto di Mathieu Stern su Unsplash)

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