Un percorso tematico attraverso lo spirito dell’uomo, ancor prima che attorno al globo. Questo l’intento della mostra “Volti del mondo”, allestita nella sede Avis di Legnano di via Girardi sino alla fine di aprile. Autore dei 118 scatti esposti Armando Belloni, che oltre a svolgere la professione di cardiologo all’ospedale Sacco di Milano è un appassionato di viaggi e fotografia. «Questa mostra si può considerare una retrospettiva degli scatti realizzati nel corso di una vita -racconta-. Non una semplice raccolta, ma un percorso di formazione del mio sguardo sul mondo».
Un percorso con un inizio, uno svolgimento e una fine, quello di “Volti del mondo”, in cui il messaggio di fondo vuole suggerire un sentimento di gioia verso la vita: «La mostra comincia e termina con immagini di bambini a scuola -spiega Belloni-. I primi sono bimbi della Cambogia, gli ultimi del Togo. Tra le due foto c’è una vita intera, la mia ma anche quella delle persone fotografate. C’è tutto: la socialità, il lavoro, la religione, la vita domestica. Alla ricerca dei valori comuni nelle zone più lontane nel mondo. In particolare il finale ha per me un significato profondo. Negli ultimi scatti si assiste a una cerimonia di cremazione, quindi all’estremo atto di saluto a una vita che non c’è più. Ma parallelamente c’è una vita che rinasce continuamente, rappresentata dai bambini e dai loro sorrisi. È un messaggio che credo si possa sposare alla perfezione con un’associazione come Avis, che fa del gesto altruistico la propria ragion d’essere».
Belloni all’inizio della sua esperienza fotografica tendeva a evitare l’elemento umano nei soggetti. «Mi piacevano i paesaggi, l’architettura -riprende-. Poi un giorno la svolta: mi trovavo a Venezia a fotografare il ponte dei Sospiri e avevo nell’inquadratura un altro fotografo, con una vecchia camera a soffietto. Irritato da quell’invasione aspettai che se ne andasse e poi scattai. Immediatamente mi accorsi di quale ricchezza avessi perso escludendolo dalla foto».
Da quel momento inizia il viaggio verso l’essere umano, verso l’incontro dello sguardo, sempre nel rispetto dell’altro e mai alla ricerca dell’esotico fine a se stesso. Dapprima il soggetto è fortemente contestualizzato, poi lo sguardo si fa sempre più vicino, intimo. «Nella mia fotografia cerco una relazione con l’altro. Non un incontro basato sulla parola, bensì su quei pochi attimi in cui il mio sguardo incrocia quello di chi mi sta davanti e, in silenzio, troviamo un accordo per cui la persona mi concede il permesso di riprenderlo».
La mostra ha anche una finalità sociale, infatti i fondi raccolti con la distribuzione del cd che raccoglie l’intero catalogo andranno a finanziare una borsa di studio per un ricercatore all’istituto “Mario Negri” di Milano. «È un’iniziativa che porto avanti da tempo, fin dalla seconda volta in cui è stata allestita questa mostra (oggi siamo alla quinta, ndr), in ricordo di un caro amico che non c’è più». L’ultima parola, Armando Belloni la spende per gli amici che hanno permesso a questa mostra di essere divulgata: «C’è un aspetto strettamente personale nella fotografia, che inizia con lo scatto e finisce con la stampa. Ma se questa mostra oggi è pubblica e non chiusa in un armadio o nello stretto delle persone a me vicine lo devo a tre amici, con cui condivido da trent’anni la passione per la fotografia, che mi hanno dato una mano importante per allestire la mostra. Nel ringraziarli colgo l’occasione per sottolineare l’importanza dell’aspetto sociale e collettivo di questa iniziativa, che ancora una volta si collega ai valori di Avis».
La mostra, allestita nella sede Avis di Legnano di via Girardi 19/g, è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.30 e il sabato dalle 8.30 alle 11.30. Negli stessi orari sarà possibile ritirare, con offerta libera, il cd contenente il catalogo della mostra.