Continuiamo a fare da cassa di risonanza per iniziative culturali interessanti. Stavolta parliamo di Nu®ant. L’idea è di due grafici e illustratori, Sergio Caruso e Nicola Iannibello. Milanesi d’adozione – e dalla testata si coglie l’omaggio al Capoluogo lombardo e al suo dialetto – i due hanno pensato di dare vita a un magazine che dia spazio alle creazioni più interessanti dei migliori talenti della scena. Un luogo virtuale in cui condividere liberamente piccoli capolavori creati appositamente per la rivista. A ogni uscita è associato un tema, e quello della prima è stato “La morte ti fa bella”: da leggere (meglio, da vedere) come pretesto per mettere in relazione due concetti che si attraggono e si respingono allo stesso tempo. Un suggerimento all’occhio che scorre le pagine della rivista, un paio di occhiali che guidi la lettura, senza vincolarla. Anche se di vera lettura non si può parlare, perché se si esclude l’editoriale e il piccolo spazio “autogestito” a disposizione di ogni autore per presentarsi, la parola è lasciata all’immagine, per usare un calembour. Questo l’editoriale del numero inaugurale, che può considerarsi il manifesto programmatico del giornale:
Per non saper leggere, né scrivere, Nu®ant nasce. Gesto spontaneo e dichiarazione d’intenti. Un giornale che non si monta la testa, al limite la smonta, la sposta, per cercare nuovi punti di vista, nuove forme di vita. E di morte. Perché di questo si parla nel primo numero. Nu®ant è un tipo di poche parole, di quelli a cui ti affezioni senza sapere il perché. E al suo primo vagito sceglie di pronunciare dei tabù: morte e bellezza. Vicine, unite, annodate. La morte ti fa bella. Come a dire che per capire ed esprimere il bello bisogna essere stati dall’altra parte, al di là. Senza Morte non c’è Bellezza. Forse: è un’ipotesi. Perché Nu®ant non ne sa nulla, ma ti fa vedere le cose. E noi, abituati a fidarci ciecamente dei nostri occhi, e quindi a vivere nell’ossimoro, non potremo certo contraddirlo. Chi può dire di vivere in un mondo bello da morire? Si lotta ogni giorno per allontanare la morte, a suon di preghiere, esperimenti, corna e palpazioni inguinali. Nu®ant prova ad avvicinare il bello, a sedurlo, e se possibile indurlo a farsi vivo.
Nu®ant è una lente d’ingrandimento sulle “nuove formiche”, parafrasando ancora una volta la testata (e il logo), che ogni due mesi offre un’istantanea sul mondo della grafica, la sua evoluzione, i suoi professionisti più promettenti. Ospiti del numero zero Riccardo Guasco, Alberto Spada, Andrea Longhi, Dazee, Andrea Caimi Gray, Cristian Cornia, Francesco Furlan, Vanabio e l’argentino Juan Molinet. Nu®ant non vive solo su internet, ma ogni tanto mette piede nel mondo reale. Per essere aggiornate su eventi, novità, mostre e uscite editoriali potete lasciare il vostro contatto dall’apposita pagina del sito. Dopo le prove generali, il 12 aprile sarà online il primo numero. Il tema sarà un mezzo di trasporto a noi molto caro, la bicicletta. E il titolo, un po’ dadà, recita: «In discesa anche i cocomeri vanno forte». Quindi, prima che finisca la spinta, meglio iniziare a pedalare.

Piccola postilla. Ci siamo posti fin dall’inizio come potenziale contenitore di idee, opere, storie, ma sono ancora poche le proposte che ci arrivano. Stessa sorte toccata, purtroppo, alla nostra iniziativa “Avis in arte”, che punta a sfruttare la sede associativa di via Girardi come galleria per le opere di artisti desiderosi di farsi conoscere. Cogliamo l’occasione per spronarvi a non buttare via un’occasione, di questi tempi, piuttosto rara.