Inevitabile, visto il periodo, pensare al turismo: all’impatto che questo ha sull’ambiente, a vie per renderlo più sostenibile. FUTURAnetwork esplora possibili scenari futuri tra esperienze di viaggio vicine alle tradizioni locali, spostamenti meno inquinanti, realtà virtuale.

Da qui al 2050 il turismo sarà influenzato da una serie di fattori che sono già davanti a noi: il reddito e i livelli di istruzione aumentano nelle economie emergenti; la popolazione globale continua a crescere; l’economia si sposta verso modelli a basse emissioni di carbonio ed efficienza nell’uso di risorse; le tecnologie abilitanti e le piattaforme continuano a creare modelli evoluti di business; le tensioni geopolitiche e i problemi di sicurezza incidono sulle scelte dei consumatori. La domanda è: come risponderà il settore a queste sfide?

Quale turista

L’aumento del reddito medio globale e la diminuzione dei livelli di povertà assoluta stanno determinando una crescita della classe media: questo trend, soprattutto in Cina e in India, avrà un impatto crescente sul settore turistico, a partire ovviamente dall’aumento dei flussi. Secondo la World tourism organization (Unwto) i viaggi internazionali dovrebbero raggiungere i due miliardi nel 2030 e i tre miliardi nel 2050. Flussi che interesseranno anche molte destinazioni nelle regioni emergenti e in via di sviluppo (che diventeranno via via più ambite) come l’Asia, il Sudamerica e il Medio Oriente. Già oggi sono oltre cento i Paesi che accolgono più di un milione di arrivi all’anno: nel 1950 erano una quindicina.

Sempre in relazione all’aumento dei flussi turistici, non si può ignorare che la mappa dei Paesi sicuri si sta drammaticamente riducendo. Dale Buckner, amministratore delegato del Global guardian, l’agenzia che ogni anno produce una mappa globale degli Stati esposti a rischi considerevoli – come conflitti armati, attività criminali, istituzioni deboli – ha affermato che al giorno d’oggi c’è più incertezza di quanta ne sia stata registrata negli ultimi 80 anni. L’aumento dell’instabilità politica globale e le tensioni tra Paesi vicini porteranno in futuro miliardi di persone (ammesso che il turismo di massa continui) a muoversi su pochi percorsi obbligati?

Difficile poi immaginare che l’invecchiamento della popolazione non giocherà un ruolo in termini di personalizzazione dell’offerta, consumo di servizi e prodotti. In sostanza: potrebbero profilarsi all’orizzonte nuove mete emergenti, aumentare i viaggi multigenerazionali, affermarsi nuove esperienze esclusivamente dedicate ai senior. Di sicuro i “turisti dai capelli grigi” (silver-haired tourist), per dirla con l’Unwto, con un reddito disponibile medio-alto, meno responsabilità domestiche e più tempo per viaggiare, rappresenteranno un segmento turistico importante.

Continua a leggere su FUTURAnetwork

(Photo by Nick Page on Unsplash)

Questo articolo è solo un pezzetto

Scrivere ci piace, ma l’attività principale di Avis Legnano è la sensibilizzazione alla donazione di sangue. Per partecipare a questo progetto basta compilare il modulo d’iscrizione.

Lo trovi qui