Anche quest’anno si presenta il problema dell’inclusione scolastica per gli alunni e le alunne con disabilità. Da diverso tempo ci troviamo a scrivere più o meno sempre lo stesso articolo in questo periodo dell’anno, ed è una triste “tradizione” che speriamo si esaurisca il prima possibile. Del resto, come scrivevamo un mese fa, le premesse affinché anche stavolta si presentassero dei problemi c’erano tutte, a partire dalla crisi politica esplosa in pieno agosto. Associazioni come Anffas e Fish hanno denunciato il problema sui loro siti web e si stanno impegnando per ottenere risposte e azioni affinché i problemi siano risolti quanto prima.
I disservizi
Anffas elenca una serie di difficoltà che stanno incontrando gli studenti e le loro famiglie in questi primi giorni di scuola:
- difficoltà nel trasporto scolastico;
- mancanza di assistenza per l’igiene personale, nel rispetto del genere;
- difficoltà di redazione o aggiornamento del PEI (Piano Educativo Individualizzato);
- mancanza di assistenza specialistica per l’autonomia e per la comunicazione;
- mancanza o ritardo nell’assegnazione dell’insegnante di sostegno;
- insufficiente numero di ore di sostegno didattico rispetto al PEI;
- mancato rispetto del numero di studenti consentito nelle classi.
L’appello di Anffas
Le necessità speciali riguardano circa 245mila studenti su 7.682.635. Poco meno del 3,2 per cento. Una percentuale che un Paese di 60 milioni di abitanti e che fa parte delle sette maggiori economie mondiali dovrebbe essere in grado di affrontare. Anffas fa un appello ai dirigenti scolastici affinché garantiscano a ragazzi e ragazze con disabilità di potere «frequentare la scuola, in condizioni di pari opportunità con i loro compagni senza disabilità». Tra i servizi che devono essere garantiti: «idonei sostegni, tra cui insegnanti curriculari adeguatamente formati, insegnante di sostegno, assistente all’autonomia ed alla comunicazione, assistente igienico personale, supporti didattici personalizzati, prime classi formate secondo i limiti normativi, abbattimento delle barriere architettoniche e sensopercettive, trasporto scolastico, ecc.».
Monitoraggio e segnalazioni
Affinché i diritti degli studenti siano rispettati, Anffas ha anche avviato una campagna di monitoraggio su tutto il territorio nazionale, in modo che nel corso dei prossimi mesi siano attuate tutte le misure volte ad assicurare l’inclusione scolastica, e che siano segnalati i casi in cui permangono le inadempienze. Fish sta raccogliendo le denunce che arrivano da tutte le regioni non solo da parte delle famiglie, ma anche da docenti e dirigenti scolastici riguardo alla carenza di servizi adeguati. Ha inoltre avviato un sondaggio in cui chiede alle famiglie di contribuire segnalando situazioni di difficoltà e inefficienza che le riguardano direttamente. «I dati raccolti – scrive l’associazione – non hanno velleità statistiche, ma piuttosto politiche e saranno utili nei confronti e nelle doverose rivendicazioni di queste settimane verso il Ministero competente. Pertanto, il nostro appello alle famiglie è accorato: collaborate e diffondete l’iniziativa!».
(Foto di Plush Design Studio su Unsplash)