Un gruppo di ricercatori ha sviluppato un semplice esame del sangue in grado di individuare il cancro al pancreas prima che si diffonda ad altre parti del corpo. Il test potrebbe essere utilizzato per la diagnosi di routine e contribuire a migliorare il tasso di sopravvivenza alla malattia, solitamente piuttosto basso.
Il processo è spiegato in uno studio pubblicato su Science Translational Medicine e in un articolo pubblicato su Nature.
La maggior parte dei tumori del pancreas ha origine nei dotti che secernono gli enzimi utilizzati per la digestione. Tuttavia, spiega Nature, questa forma di cancro spesso non causa sintomi riconoscibili e non è rilevabile fino a quando non diventa metastatico e diffuso, e a quel punto difficile da trattare. Nel 2022 sono morte di questa malattia circa 467.000 persone a livello globale. C’è quindi una grande necessità di sviluppare nuovi modi per individuare precocemente questo tipo di tumore.
I ricercatori si sono concentrati sul rilevamento degli enzimi chiamati proteasi, che scompongono le proteine e sono attivi nei tumori, anche nelle fasi iniziali.
Per rilevare la presenza di queste proteasi nel sangue, i ricercatori hanno sviluppato nanosensori contenenti una nanoparticella magnetica che attira un certo tipo di proteasi (metalloproteinasi). I ricercatori hanno testato il nanosensore su campioni di sangue congelato di 356 individui, alcuni con cancro al pancreas, altri con forme non cancerose di malattia del pancreas e controlli sani. Il nanosensore ha identificato correttamente gli individui sani nel 98% dei casi, mentre ha identificato le persone con cancro al pancreas con un’accuratezza del 73%. Ha sempre distinto gli individui con cancro da quelli con altre malattie del pancreas.
Ovviamente è necessario aumentare i livelli di accuratezza prima che i medici possano adottare questa tecnologia, ma nel complesso si tratta di un risultato molto promettente, che ha impressionato gli stessi ricercatori.
(Foto del National Cancer Institute su Unsplash)
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